📍 Luogo: Vittorito
Una tragedia si è consumata giovedì 11 settembre 2025 nel cantiere di ricostruzione post-sisma a Vittorito, in provincia dell’Aquila. L’operario Francesco Ortucci, 55 anni, originario della provincia di Caserta, ha perso la vita precipitando da un ponteggio alto circa dodici metri. Nonostante l’intervento rapido del 118, ogni tentativo di soccorso è stato vano.
Il contesto dell’incidente
Lavorava con una ditta aquilana, impegnata nei lavori di ricostruzione post-sisma, uno degli ambiti che conosce rischi elevati a causa delle strutture spesso precarie e della pressione sui tempi. Il ponteggio da cui Ortucci è caduto si trovava in una zona dove si stavano eseguendo interventi strutturali.
Il malore come possibile causa aggravante
Secondo le ricostruzioni fatte attraverso le testimonianze dei colleghi, l’operaio avrebbe avvertito un malore nei giorni precedenti. Questa circostanza aumenta la possibilità che la caduta sia avvenuta non per uno scivolamento o un cedimento del ponteggio, ma per un improvviso calo delle sue condizioni fisiche. Tuttavia, al momento non è confermata alcuna diagnosi precedente e il malore rimane un’ipotesi investigativa.
Soccorsi e interventi
Il personale del 118 ha raggiunto il cantiere di Vittorito tempestivamente, ma il tragico impatto da quell’altezza è risultato fatale. Le operazioni di emergenza, pur rapide, non hanno potuto impedire il decesso. Sul posto, i carabinieri della compagnia di Sulmona, gli ispettori della locale ASL, e la Procura di Sulmona hanno iniziato immediatamente rilievi e accertamenti.
Indagini, autopsia e responsabilità
La Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta, al momento contro ignoti, per omicidio colposo. È stata disposta l’autopsia sulla salma, trasferita all’ospedale San Salvatore de L’Aquila. L’esame potrà chiarire non solo la dinamica della caduta, ma se esistessero fattori medici predisponenti o errori nel rispetto delle normative di sicurezza.
La morte bianca che scuote la comunità
Vittorito non è un cantiere qualunque: il lavoro post-sisma è un settore che coinvolge molti operai e numerosi subappalti, spesso in condizioni difficili. Episodi come questo tornano a far emergere temi non sopiti: la sicurezza sul lavoro, la formazione, la manutenzione delle attrezzature e la pressione sui tempi possono diventare fattori critici.
Prevenzione e normativa
In Italia il fenomeno delle morti sul lavoro rimane una ferita aperta. Le norme su ponteggi, DPI (Dispositivi di protezione individuale), formazione, visite mediche obbligatorie dovrebbero essere rispettate scrupolosamente. Quando vengono ignorate, le conseguenze possono essere tragiche. Serve una maggiore vigilanza, più controlli, più responsabilità.
Francesco Ortucci lascia dietro di sé una storia di lavoro, speranza e sacrificio. La sua morte, oltre al dolore personale, è un grido di allarme verso istituzioni e imprese: che la dignità del lavoro includa anche il diritto alla sicurezza. Un altro compagno, un altro operaio, non può finire così se serve a costruire il futuro.