📍 Luogo: Badolato
Sabato sera la Statale 106 ha fatto un’altra vittima: Giuseppe Gallelli, 60 anni, residente nella zona, è morto in un tragico incidente a Badolato mentre stava viaggiando in scooter in direzione Soverato. Lo scontro è avvenuto per cause che restano da accertare: lo scooter avrebbe improvvisamente perso stabilità , finendo sulla carreggiata. Nonostante il rapido intervento dei soccorsi, per Gallelli non c’è stato nulla da fare.
Dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto sulla SS 106 Jonica, tratto che attraversa il territorio comunale di Badolato. Gallelli era a bordo del suo scooter quando il mezzo avrebbe sbandato, forse a causa di un imprevisto – come una buca, un ostacolo, un problema meccanico o una perdita di aderenza –, perdendo il controllo. Non è stato ancora stabilito se vi fossero altri veicoli coinvolti, o condizioni meteorologiche o della strada che abbiano influito.

Soccorsi, rilievi e procedura
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Soverato, che hanno effettuato rilievi per stabilire la dinamica esatta. Il magistrato ha disposto un’autopsia per chiarire le cause della morte. La salma è stata trasferita dai soccorritori per gli accertamenti di rito. Per alcune ore, la SS 106 è rimasta chiusa al traffico nel tratto coinvolto, con deviazioni segnalate per gli automobilisti in transito, in particolare tramite la strada sotto il ponte Gallipari.

“La strada della morte” torna a mietere vittime
Questa tragedia riaccende ancora una volta le accuse verso la SS 106, tristemente nota in Calabria come “strada della morte”. Sono numerosi gli incidenti mortali che si verificano ogni anno su questo tratto, specie nei punti dove la strada scorre tra colline, curve, traffico mischiato di mezzi pesanti, moto e auto. Le condizioni infrastrutturali, la manutenzione, la segnaletica, la sicurezza dei manti stradali e l’aderenza delle carreggiate sono temi di dibattito presso le autorità locali da tempo.
L’impatto sulla comunitĂ
Badolato e i comuni limitrofi sono nuovamente in lutto. Giuseppe Gallelli era conosciuto nella zona. La notizia ha provocato dolore e indignazione: familiari, vicini e utenti della SS 106 chiedono risposte, soluzioni concrete per prevenire altre vite spezzate. I soccorsi arrivano ma spesso non bastano.
La morte di Giuseppe Gallelli segna l’ennesima pagina tragica del lungo elenco di vittime sulla SS 106. Serve intervento politico, manutenzione, controlli e misure di sicurezza urgenti per evitare che altre persone debbano morire su quella strada. Le indagini proseguono, in attesa che l’autopsia faccia chiarezza sulla dinamica — ma la domanda è sempre la stessa: quante altre vittime dovranno esserci prima che la “strada della morte” diventi una via sicura?