📍 Luogo: Marigliano
Un nuovo episodio di violenza giovanile scuote Marigliano: la sera del 14 settembre 2025 un ragazzo di 17 anni è stato accoltellato al braccio sinistro da un coetaneo in via Giannone. Il ferimento non è stato letale, ma la prognosi è di dieci giorni. Le autorità sono impegnate nelle indagini per identificare l’aggressore e ricostruire l’esatta dinamica.
L’aggressione
L’episodio è accaduto al calar della sera, quando il giovane è stato improvvisamente colpito con un’arma da taglio da un altro ragazzo della sua stessa età. Non sono chiari al momento i motivi che hanno scatenato il conflitto: voci di corridoio parlano di litigi, incomprensioni oppure di tensioni socio-familiari, ma nulla è ancora confermato.
I soccorsi
Subito dopo l’accoltellamento, è stato richiesto l’intervento del 118. Il ragazzo ferito è stato trasportato all’ospedale di Nola, dove è stato curato e successivamente dimesso con una prognosi di dieci giorni. Le ferite, limitate al braccio sinistro, non minacciano la vita, ma richiedono cura e tempo per il recupero.

Indagini in corso
I Carabinieri della stazione di Marigliano hanno avviato accertamenti per individuare il responsabile dell’aggressione. Il ragazzo ferito e i suoi amici sono stati ascoltati; gli inquirenti stanno scrutinando anche le immagini riprese da telecamere presenti nella zona, che potrebbero fornire elementi decisivi. Al momento l’aggressore non è stato identificato.
Violenza giovanile e arma da taglio
Sempre più spesso assistiamo a casi in cui l’uso di coltelli coinvolge giovanissimi. Situazioni che iniziano con offese verbali, escalation improvvisa, e finire con conseguenze gravi. Questo episodio conferma come la presenza di armi, anche leggere, e la facilità con cui possono essere utilizzate in momenti di rabbia o impulsività, rappresentino un rischio serio per tutti.
Impatto sulla comunità
Marigliano è scossa dall’episodio. Famigliari, amici, residenti del quartiere via Giannone reagiscono con incredulità e preoccupazione. La paura che un’aggressione “da poco” possa degenerare è diffusa. Serve una risposta collettiva: dialogo, prevenzione, attenzione alle relazioni giovanili.
Il 17enne ferito potrà guarire, ma la ferita invisibile che resta è quella dell’aggressività che mette in pericolo vite e comunità. Le indagini continueranno, ma il messaggio che emerge è forte: la violenza tra coetanei, anche se non è mortale, non è mai normale. È un segnale che richiede attenzione, responsabilità civile e interventi concreti.