📍 Luogo: San Giuliano Milanese
Un drammatico incidente sul lavoro è avvenuto a San Giuliano Milanese nella mattinata di martedì 16 settembre 2025. Un operaio di 36 anni ha perso la vita dopo essere precipitato dal tetto di un capannone industriale in via della Pace, mentre era impegnato nell’installazione di pannelli solari. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Le prime ricostruzioni
Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, l’operaio stava montando alcuni moduli fotovoltaici quando, per cause ancora da accertare, la copertura del tetto avrebbe ceduto. L’uomo è precipitato nel vuoto davanti agli occhi dei colleghi. L’impatto è stato fatale. Gli operatori del 118, giunti con ambulanze ed elisoccorso, non hanno potuto che constatarne il decesso.
Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato i rilievi per accertare la dinamica dell’incidente e verificare se fossero state rispettate tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa.
L’intervento dei soccorsi
Sul posto sono arrivati in pochi minuti i sanitari del 118, supportati dall’elisoccorso, oltre a carabinieri e polizia locale. Le operazioni di soccorso si sono protratte a lungo, mentre i colleghi della vittima sono stati ascoltati come testimoni. L’area del cantiere è stata posta sotto sequestro in attesa degli accertamenti tecnici.
Chi era la vittima
L’operaio, 36 anni, era dipendente di una ditta specializzata nell’installazione di impianti solari. Viveva nel Milanese ed era conosciuto per la sua esperienza nel settore. Colleghi e amici lo descrivono come un lavoratore serio e attento. La sua morte ha lasciato sgomenta l’intera comunità , che si stringe attorno ai familiari in queste ore di dolore.

Un dramma che si ripete
L’incidente di San Giuliano Milanese si inserisce in una lunga scia di morti sul lavoro che continuano a insanguinare l’Italia. Secondo i dati INAIL, nei primi otto mesi del 2025 si sono registrati oltre 600 decessi legati ad incidenti professionali, con un incremento rispetto all’anno precedente.
La Lombardia, regione a forte vocazione industriale, è tra le aree più colpite. I settori più a rischio restano edilizia, logistica e installazioni di impianti. La posa di pannelli solari, attività in forte crescita, comporta lavori in quota e dunque un elevato livello di pericolo.
La sicurezza nei lavori in quota
Le normative italiane ed europee impongono severe regole per i lavori svolti su tetti e coperture. L’uso di imbracature, linee vita e dispositivi di protezione individuale è obbligatorio. Tuttavia, la cronaca continua a segnalare incidenti dovuti a negligenza, mancata formazione o carenze strutturali.
Nel caso di San Giuliano Milanese, gli inquirenti stanno verificando se la ditta avesse predisposto tutte le misure di sicurezza necessarie e se l’operaio fosse regolarmente formato. Non si esclude che la copertura del capannone, non progettata per reggere carichi pesanti, abbia ceduto improvvisamente.
Le indagini della magistratura
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Saranno disposti accertamenti tecnici sulla stabilità della copertura e sulla conformità delle procedure di sicurezza. Gli ispettori dell’ATS e i tecnici del lavoro stanno collaborando con le forze dell’ordine per ricostruire con precisione la dinamica.
Le reazioni dei sindacati
I sindacati hanno espresso cordoglio per la morte del giovane lavoratore e chiesto maggiore attenzione alla sicurezza nei cantieri. “Non possiamo continuare a contare morti sul lavoro ogni giorno – hanno dichiarato i rappresentanti territoriali – servono più controlli, più formazione e pene più severe per chi non rispetta le regole”.

Le associazioni dei consumatori e i cittadini
Anche le associazioni dei cittadini hanno commentato l’accaduto, ricordando come la transizione ecologica e l’espansione delle energie rinnovabili non possano essere pagate con la vita dei lavoratori. “La sicurezza deve essere parte integrante della sostenibilità ”, hanno sottolineato.
Il dolore della comunitĂ
La notizia della tragedia si è rapidamente diffusa nella comunità di San Giuliano Milanese, suscitando dolore e indignazione. Molti hanno lasciato messaggi di cordoglio sui social, esprimendo vicinanza alla famiglia della vittima. Nei prossimi giorni saranno organizzati momenti di commemorazione.
La questione delle morti bianche in Italia
Il termine “morti bianche” continua purtroppo ad essere di stretta attualità . Ogni anno in Italia centinaia di lavoratori perdono la vita a causa di incidenti sul posto di lavoro. Le statistiche mostrano un calo negli ultimi decenni, ma i numeri restano drammatici.
La combinazione di fretta, tagli ai costi, precarietĂ contrattuale e mancanza di cultura della sicurezza continua a mietere vittime. Gli esperti sottolineano la necessitĂ di investire in formazione, prevenzione e controlli costanti.
Un problema culturale e sistemico
Molti osservatori sottolineano come la questione delle morti sul lavoro non sia soltanto un problema normativo o tecnico, ma anche culturale. La sicurezza deve diventare una priorità condivisa, non un ostacolo produttivo. Le aziende devono comprendere che investire in dispositivi e procedure di protezione non è un costo, ma una garanzia di futuro.
La morte dell’operaio di 36 anni a San Giuliano Milanese è l’ennesimo monito sull’urgenza di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ogni vita persa è una sconfitta per l’intera società . La speranza è che questa tragedia non si aggiunga semplicemente a un triste elenco, ma contribuisca a una riflessione collettiva e a un cambiamento reale.