Con l’escalation della guerra tra Stati Uniti e Iran e i bombardamenti mirati ai siti nucleari iraniani di Fordo, Natanz e Isfahan, cresce la preoccupazione globale. Anche chi vive lontano dalle zone del conflitto, come in Italia, inizia a fare i conti con la paura. Tra le soluzioni più discusse per proteggersi da un’eventuale catastrofe nucleare emerge una: il bunker antiatomico.
Italia nel mirino: i luoghi considerati più a rischio
Nel contesto attuale, anche il nostro Paese potrebbe finire nel mirino di attacchi mirati. Roma, Milano, gli aeroporti principali, i porti strategici e le basi NATO come quelle di Aviano, Ghedi e Sigonella sono considerate potenziali obiettivi. La crescente tensione mondiale spinge molti cittadini italiani a prendere in considerazione l’idea di dotarsi di un bunker antiatomico.
Come funziona un bunker antiatomico
Un bunker antiatomico è una struttura progettata per offrire protezione contro le radiazioni nucleari e altri agenti contaminanti. Costruito con cemento armato, lastre di acciaio e materiali isolanti, deve garantire l’ermeticità e la resistenza necessarie a sopportare esplosioni e contaminazioni esterne. Le pareti, spesso spesse tra i 30 e gli 80 cm, devono essere realizzate sotto il livello del suolo, preferibilmente a una profondità tra i 3 e i 5 metri, secondo quanto indicato da Bunker Specialist.
L’ubicazione è un aspetto fondamentale: il terreno deve essere stabile e privo di rischi geologici, mentre la struttura deve rispondere a criteri precisi legati al numero di occupanti, alla durata della permanenza e al tipo di minaccia da cui ci si vuole proteggere.
Quanto tempo si può sopravvivere all’interno di un bunker
La durata della permanenza in un bunker dipende essenzialmente da due fattori: la quantità di risorse disponibili e l’efficienza dei sistemi di filtraggio. In media, un bunker base permette di sopravvivere per 2-4 settimane, ma le versioni più grandi e attrezzate possono ospitare persone anche per alcuni mesi.
Secondo Bunker Swiss, le dotazioni indispensabili includono:
- Sistema di ventilazione con filtri NBC
- Scorte di acqua potabile
- Alimenti non deperibili
- Farmaci e presidi sanitari
- Sistemi di illuminazione artificiale simile alla luce diurna
- Abbigliamento tecnico per la regolazione termica
- Batterie, sistemi di energia autonoma (es. a pedali o pannelli solari)
- Telecamere e sensori per monitorare l’ambiente esterno
Quanto costa un bunker antiatomico in Italia
Il costo di un bunker antiatomico varia a seconda della struttura, della personalizzazione e delle dotazioni di sicurezza. In Italia, la costruzione di un bunker base ha un prezzo minimo che parte da circa 100.000 euro. Le versioni personalizzate – con comfort superiori e sistemi più sofisticati – possono arrivare a 500.000 euro.
I rifugi più lussuosi, che uniscono design moderno a massima sicurezza, possono superare anche il milione di euro.
Oltre al costo, è necessario considerare anche i permessi edilizi. In molti casi, serve l’approvazione comunale e uno studio geologico, oltre alla consulenza di ingegneri specializzati in sicurezza civile.
Un futuro tra paura e prevenzione
Il conflitto tra Iran e Stati Uniti e la prospettiva di un’escalation internazionale hanno riacceso l’interesse verso soluzioni estreme come il bunker antiatomico. Non si tratta solo di fantascienza o paranoia: per molti, è una forma concreta di preparazione civile. Se un tempo l’idea di rifugiarsi sottoterra sembrava un ricordo della Guerra Fredda, oggi torna prepotentemente d’attualità. La domanda è: quanto siamo davvero pronti?