📍 Luogo: Pechino
La Cina ha mostrato al mondo il proprio potenziale bellico durante la grande parata militare in Piazza Tienanmen, organizzata per celebrare l’80° anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale. Presenti il presidente Xi Jinping e i principali alleati internazionali, tra cui il leader russo Vladimir Putin.
Al centro dell’evento il nuovo missile balistico intercontinentale DF-61, dotato di capacità nucleari e in grado – secondo la propaganda di Pechino – di colpire obiettivi a migliaia di chilometri di distanza in pochi minuti.
La triade nucleare cinese
Il DF-61 è stato esibito accanto ad altri vettori strategici come il JL-1 (aviolanciato) e il JL-3 (lanciabile da sottomarini), oltre a una nuova versione del DF-31 terrestre.
L’agenzia di stampa Xinhua ha parlato di un «raggruppamento» di missili a lungo raggio che ha dimostrato la capacità cinese di una forza nucleare “tre in uno”: basi terrestri, marittime e aeree integrate in un unico sistema strategico. Una scelta che, secondo Pechino, serve a «tutelare la sovranità nazionale e difendere la dignità del Paese».
Missili ipersonici e anti-nave
Tra le novità esibite non sono mancati i missili ipersonici YJ-21 e DF-17, capaci di superare le difese antimissile tradizionali.
È stato mostrato anche il DF-5C, evoluzione di un programma degli anni ’70: a propellente liquido, può trasportare più testate indipendenti su un singolo bersaglio.
Grande spazio anche ai missili anti-nave, come gli YJ-19, YJ-17 e YJ-20, già testati in passato contro modelli di portaerei statunitensi. Inoltre, sono stati presentati i missili da crociera Changjian-20A, YJ-18C e Changjian-1000, dotati di capacità operative in qualsiasi condizione atmosferica.
Le nuove armi tecnologiche
La parata ha dato visibilità anche alle nuove armi laser e a microonde ad alta potenza, pensate per contrastare gli attacchi dei droni.
Sono stati mostrati:
- un cannone lanciamissili;
- armi laser ad alta energia;
- sistemi a microonde ad alta potenza.
Secondo i media cinesi, queste tecnologie rappresentano una triade anti-drone a disposizione dell’Esercito Popolare di Liberazione.
Droni e robot d’assalto
La Cina ha presentato una gamma completa di droni aerei, terrestri e marini, utilizzabili per ricognizione e attacchi mirati. Non sono mancati i droni sottomarini, in grado di operare sia sott’acqua che in aria, e gli elicotteri senza pilota progettati per il lancio da navi militari.
Particolare attenzione hanno suscitato i robot d’assalto, tra cui i cosiddetti “cani neri”, androidi agili e armati capaci di muoversi su terreni difficili e di sparare colpi di precisione, riducendo i rischi per i soldati.
Su Piazza Tienanmen hanno sfilato anche carri armati e veicoli telecomandati, droni a decollo verticale invisibili ai radar e piccole navi d’assalto trasportabili.
L’obiettivo di Pechino
La parata non è stata solo una dimostrazione militare, ma anche un chiaro messaggio politico. La Cina ha voluto ribadire al mondo la propria ambizione di diventare una superpotenza militare globale, capace di contrastare l’Occidente con un arsenale moderno e diversificato, dalla triade nucleare alle armi robotiche di nuova generazione.