📍 Luogo: Usa
Dopo settimane di speculazioni e tensioni dietro le quinte, Elon Musk ha lasciato ufficialmente il suo incarico di capo del Department of Government Efficiency (DOGE), l’ente voluto da Donald Trump per ridurre sprechi e snellire la burocrazia federale. L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa nello Studio Ovale, dove i due si sono mostrati ancora una volta fianco a fianco, nel tentativo di smentire le voci su una rottura tra il presidente e l’imprenditore.
Elon Musk – L’addio al Doge: “Non è un addio, ma un arrivederci”
Trump ha voluto ringraziare pubblicamente Musk: «Con lui abbiamo scoperto frodi, risparmiato miliardi, è uno dei più grandi imprenditori al mondo». Poi ha simbolicamente consegnato al patron di Tesla la “chiave della Casa Bianca”, un gesto già compiuto in passato con Benyamin Netanyahu. «Elon ha fatto un grande servizio per l’America. Tornerà, il Doge è la sua creatura», ha dichiarato il presidente, cercando di smorzare le polemiche nate dopo le critiche di Musk alla legge di bilancio.
Musk ha risposto con toni concilianti: «La mia uscita non segna la fine del Doge, ma l’inizio di una nuova fase. Continuerò a consigliare il presidente».
Elon Musk – Le tensioni con Washington e le ipotesi sullo strappo
Secondo diversi media americani, la rottura tra Musk e l’amministrazione Trump si è consumata lentamente. Alla base, l’insofferenza di Musk per i protocolli formali della politica, il malcontento per le critiche ricevute a causa dei suoi drastici tagli al personale federale, e la sua frustrazione per i fallimenti tecnici di SpaceX e il crollo del 71% degli utili Tesla nel primo trimestre.
Un altro nodo sarebbe stato il maxi accordo con OpenAI ad Abu Dhabi, firmato da Sam Altman, ex socio e oggi rivale di Musk, proprio durante un viaggio presidenziale di Trump. Un episodio che, secondo fonti vicine, avrebbe segnato la rottura definitiva.
Le ombre sull’uso di sostanze: l’inchiesta del New York Times
Il New York Times ha recentemente pubblicato un’inchiesta secondo cui Musk farebbe uso regolare di ketamina, ecstasy, funghi allucinogeni e Adderall, anche durante il suo incarico al Doge. Si parla di una scatola con 20 pillole al giorno, effetti sulla salute (come danni alla vescica) e comportamenti “erratici”. Musk ha respinto tutto: «Sono bufale. Lo stesso giornale che ha inventato il Russiagate», ha detto con tono irritato.
Il misterioso occhio nero e l’ironia di Trump
Durante la conferenza stampa, Musk è apparso con un livido sotto l’occhio destro. Alla domanda dei giornalisti, ha spiegato sorridendo: «È stato mio figlio. Stavamo giocando e gli ho detto “dammi un pugno in faccia”… e lui lo ha fatto». Trump, divertito, ha replicato: «È stato X? Beh, X potrebbe farlo».