Luciana Littizzetto verissimo

Luciana Littizzetto a Verissimo racconta la menopausa: “Ho perso sei chili, ho le caldane e la patata che si secca”

User avatar placeholder
Written by Redazione

13 Settembre 2025

Si dice che ridere sia la miglior medicina, ma a volte anche chi fa ridere deve confrontarsi con sfide che la comicità non nasconde. Luciana Littizzetto, volto amatissimo della comicità italiana, negli ultimi mesi ha convissuto con problemi di salute seri: una pancreatite acuta, che l’ha costretta al ricovero, e i sintomi forti della menopausa. Con la sua consueta ironia ha rivelato a Verissimo che ha perso sei chili, soffre di caldane, di insonnia, di fatica a ricordare parole. E lo ha fatto per raccontare una parte della vita che spesso resta privata, ma che fa parte dell’esistenza di molte donne.

Chi è Luciana Littizzetto: biografia e carriera

Luciana Littizzetto nasce il 29 ottobre 1964 a Torino. È una delle comiche più amate e riconoscibili d’Italia, nota per la penna affilata, l’ironia graffiante, la capacità di far riflettere ridendo. Ha lavorato in teatro, in televisione (co-conduttrice, opinionista, ospite) e come scrittrice: i suoi libri sono popolari, le sue apparizioni pubbliche sempre seguite.

Negli anni ha costruito un’identità comica che mescola impegno sociale, battute feroci, autocritica: sa prendersi in giro, sa far ridere anche parlando di sfighe, di salute, di vita vera. È madre di tre figli adottivi: Jordan, Vanessa, e da qualche anno è presente anche Svetlana, una ragazza proveniente dalla Bielorussia che vive con lei. La vita privata e le sfide personali hanno sempre avuto un ruolo nei suoi monologhi, ma queste ultime confessioni sembrano aprire una finestra più intima che mai.

La pancreatite acuta: il malore, la diagnosi, il ricovero

Luciana ha raccontato che lo scorso febbraio ha avuto problemi seri: forte dolore addominale, malore, e alla fine il ricovero all’ospedale Gradenigo di Torino.

La pancreatite acuta è un’infiammazione del pancreas che può essere molto dolorosa e richiede cure tempestive. Luciana ha spiegato di aver fatto una TAC che ha confermato la diagnosi, di aver passato giorni a digiuno e con dieta rigorosa (primi passi verso il recupero) per dare riposo all’organo. 

Il periodo in ospedale è stato difficile: “non sono caduta, ma mi mancava una permanenza in ospedale”, ha detto, ringraziando medici, infermieri e operatori sanitari la cui dedizione le è sembrata una ricchezza preziosa. 

Menopausa: sintomi, fatica, reale impatto

Oltre alla pancreatite, Luciana ha confermato che la menopausa le sta facendo vivere sintomi notevoli: caldane (vampate di calore), disturbi del sonno, capelli più fragili, pelle più sottile, difficoltà di memoria (“parole che restano sulla lingua”, “non ricordi più niente”), fatica generale, riflessi lenti, un senso di spaesamento. 

Ha detto: “Ci sono 72 sintomi.” Ironica nella forma, ma seria nei contenuti: perché molti di questi sintomi sono tabù, o vissuti con vergogna, soprattutto quando una donna ha visibilità pubblica. E la “patata che si secca” è la sua formula colorita per dire che anche la sessualità cambia, e che ci sono effetti fisici che non si discutono spesso. 

Perdita di peso, affaticamento, impatto quotidiano

Una delle conseguenze più immediate della pancreatite e della menopausa è stata la perdita di peso: Luciana dichiara di aver perso 5-6 chili. 

A ciò si aggiunge l’insonnia: “Non dormi” — un modo semplice per dire che la stanchezza non è solo fisica ma mentale; l’abilità di concentrazione, di ricordare, di reagire è ridotta. Ha parlato anche di “rincoglionita” come modo ironico per descrivere la confusione mentale che accompagna questi momenti. 

Il modo di raccontarlo: ironia, linguaggio forte, verità

Una delle cose più belle (e rare) è la modalità con cui Luciana parla: non si nasconde, non edulcora, non cerca pietismo. Usa la battuta, il linguaggio non convenzionale, la metafora: “sono un ragno schiacciato” o “la patata che si secca”.

Questo serve a ridurre la distanza tra il pubblico e la malattia, tra la malattia e la normalità. Serve a far capire che molte donne vivono questo, che la menopausa è un passaggio fisiologico ma con tanto di conseguenze, che le malattie acute possono destabilizzare, ma non annullare chi siamo.

Salute pubblica, ricoveri, lotta allo stigma

Luciana ha colto l’occasione per parlare della sanità pubblica: ringraziare chi ogni giorno lavora nei reparti, salutare chi si occupa anche di notti, di pronto soccorso. Ha detto che la sanità pubblica è una risorsa che va preservata, amata, difesa.

Ha anche sottolineato che era fondamentale non ignorare i sintomi, non rimandare: nel suo caso, la soglia del dolore l’ha portata a farlo, ma molti potrebbero essere meno forti o meno attenti, potrebbe diventare peggio.

Vita familiare, figli adottivi, affetti e resilienza

Luciana è madre adottiva di Jordan e Vanessa; da qualche anno in famiglia è arrivata anche Svetlana, una ragazza bielorussa. I suoi figli ormai adulti sono usciti di casa, impegnati con i loro lavori.

Lei descrive se stessa come “una mamma un po’ guardiana e un po’ rompiscatole.” Anche se i figli lavorano, restano nel suo pensiero, nei suoi gesti quotidiani. Essere madre è una parte che non abbandona mai.

Ha raccontato che adesso i figli hanno anche il suo cognome, una cosa che le fa molto piacere: un segnale di appartenenza, di identità, di un tratto che resta anche quando i ragazzi diventano indipendenti. 

“Vorrei innamorarmi”: il desiderio che resta

Non ha tralasciato la sfera sentimentale: Littizzetto ha confessato che le piacerebbe tornare a innamorarsi. Lettere, attenzioni, qualcuno che la valorizzi non solo come comica o figura famosa, ma come persona “normale”.

Ammette che sia difficile: molti “sono spaventati da lei”, dice, forse dall’idea che la fama, la sua figura pubblica possano essere un peso, o da ciò che una persona “famosa” comporta nella vita di ciascuno. Ma l’augurio è che l’amore non escluda, ma completi.

Implicazioni per il pubblico femminile: età, salute, menzogna della perfezione

Questa intervista di Littizzetto tocca corde molto importanti: età, salute, menopausa, corpo che cambia. Sono temi spesso evitati, ignorati, trattati col pudore o ridotti al comico superficiale.

Lei invece li mette in scena, li racconta, li espone con forza, cosicché il pubblico femminile possa riconoscersi, sentirsi meno solo, capire che certe difficoltà sono comuni e che parlarne è parte della cura, non del peccato.

Luciana Littizzetto oggi sta affrontando sfide che molti tendono a nascondere: la malattia, l’età, i cambiamenti fisici e mentali che accompagnano la menopausa. Ma quello che rende speciale la sua vicenda non è tanto la novità, quanto il modo in cui la racconta: con ironia, coraggio, autenticità.

Il pubblico la vede dimagrita, forse più fragile, ma dentro c’è la stessa forza di sempre. Le sue parole fanno ridere, ma fanno anche pensare. E guardarle in faccia queste realtà è un invito per tutti: prendersi cura della salute, accettarsi, non vergognarsi, parlare. Perché la salute non è un tabù, è una parte fondamentale della vita.

Image placeholder

41esimoparallelo.it, testata online che racconta in tempo reale i fatti più rilevanti dall’Italia e dal mondo. Ogni giorno approfondiamo cronaca, attualità, politica e società con un’informazione chiara, veloce e accessibile a tutti.