Striscia la Notizia cancellata Mediaset

Striscia la Notizia cancellato: Mediaset ha preso una decisione: l’addio allo storico tg-satirico

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Written by Redazione

11 Settembre 2025

Striscia la Notizia, storico programma satirico di Antonio Ricci, è al centro di un forte dibattito: secondo alcune fonti, sarebbe stato letteralmente “soppresso” dai palinsesti Mediaset per l’autunno 2025. Documenti, strategie aziendali e un concorrente inaspettato – La Ruota della Fortuna – sembrano aver modificato gli equilibri. Ma quanto c’è di vero? E cosa potrebbe succedere davvero?

Cosa dicono i documenti ufficiali

Il primo segnale arriva con il documento di Publitalia (concessionaria pubblicitaria del gruppo Mediaset), secondo cui Striscia la Notizia non compare nei listini per la politica commerciale dell’autunno 2025.
Alcuni siti riportano che Pier Silvio Berlusconi, in qualità di amministratore delegato, avrebbe deciso di non far ripartire il programma a settembre, come da tradizione, preferendo introdurre La Ruota della Fortuna con Gerry Scotti in access prime time.

Antonio Ricci

Il concorrente che cambia il gioco

La Ruota della Fortuna, rilanciata in una versione aggiornata, sta ottenendo ascolti significativi. Analisti affermano che stia “battendo” Striscia la Notizia nella competizione per l’access prime time. Questo successo sarebbe uno dei motivi per cui Mediaset starebbe valutando una strategia diversa, forse anche permanente.

“Cancellato” o solo in pausa?

Non tutti gli articoli parlano di una cancellazione definitiva. Alcune fonti suggeriscono che la decisione sia più una pausa strategicaStriscia la Notizia potrebbe tornare in onda a novembre, quando i palinsesti vengono riaggiornati.

Altri insinuano che sia stato dato un ultimatum al creatore del format, Antonio Ricci: accettare cambiamenti (meno puntate, nuovo orario, nuove produzioni) oppure accettare che il programma resti fermo.

Striscia la Notizia – storia, importanza e peso per Mediaset

Per capire le implicazioni, occorre ricordare che Striscia la Notizia è in onda dal 1988, ideato da Antonio Ricci. È uno dei pilastri del prime time di Canale 5, spesso punto di riferimento contro cui valutare la competitività della rete.

Nei decenni ha costruito un’identità forte: satira, inchieste anti-truffa, interattività con il pubblico, servizi sociali, e un carattere distintivo che la rende più che un semplice varietà—una sorta di impegnato leggero, ironico, ma capace di incidere.

I rischi per il brand Striscia

Se Striscia la Notizia restasse assente per lungo tempo:

  • si rischia perdita di fidelizzazione del pubblico, specie tra gli spettatori abituali;
  • il marchio potrebbe perdere parte del suo appeal nella fascia preserale (che attira pubblicità importante);
  • le rubriche storiche e gli inviati potrebbero essere percepiti come “superati” da formule più leggere o show-quiz che dominano l’access prime time;
  • potenziale pressione economica su sponsor e inserzionisti.
Lo storico studio televisivo di Striscia la Notizia

Reazione del pubblico e social

Nei social si è già scatenato il dibattito: da un lato nostalgia e preoccupazione per la possibile scomparsa di un’icona televisiva; dall’altro commenti che vedono in Striscia un format forse bisognoso di rinnovamento, accusato da alcuni spettatori di essere “stanco”.

Scenari futuri possibili

  1. Rientro a novembre: il programma torna nel suo slot, magari con novità di formato (meno puntate, collaborazioni diverse, rinnovamento dello staff).
  2. Trasloco in un’altra fascia oraria o rete: se non su Canale 5, forse su Italia 1 o un’altra rete Mediaset.
  3. Riduzione o rebranding: come accade in altri casi, potrebbe diventare una versione più breve, più “snella”, più digitale.
  4. Fine definitiva: l’ipotesi più drastica, ma al momento non confermata, sarebbe quella della cancellazione permanente del programma, come riportato da alcune fonti.

La voce che Striscia la Notizia venga “cancellato” rischia di essere un’iperbole giornalistica, ma gli indizi raccolti — documenti ufficiali, assenza nei listini, successo del concorrente — convergono verso una strategia di Mediaset che non può più ignorare la competizione nell’access prime time.

Che la sospensione sia temporanea o che venga deciso un cambiamento profondo, una cosa è certa: per Mediaset si apre un terreno nuovo, forse epocale, dove anche i titoli più storici vengono messi in discussione.

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