La crisi dell’obolo di San Pietro preoccupa il Vaticano: deficit da 70 milioni e donazioni in calo, la Spagna punta su una tassa d’ingresso nelle cattedrale
Tra i primi dossier urgenti che Papa Leone XIV dovrà affrontare figura la crisi dell’obolo di San Pietro, un problema che ha già scatenato allarmi e tensioni all’interno del Vaticano. Il deficit supera i 70 milioni di euro, e le donazioni da parte delle diocesi mondiali sono in drastico calo. Dalla Spagna arriva una proposta che fa discutere: una tassa sui biglietti turistici per finanziare la carità papale.
Un’eredità pesante per Leone XIV
Anche se noto per il suo approccio riflessivo, Papa Leone XIV dovrà affrontare con urgenza la crisi finanziaria che coinvolge le finanze vaticane, in particolare l’obolo di San Pietro. I dati emersi durante la congregazione del 30 aprile scorso, convocata prima del Conclave, parlano chiaro: il deficit ammonta a oltre 70 milioni di euro.
L’intervento del cardinale Marx
A lanciare l’allarme è stato il cardinale Reinhard Marx, coordinatore del Consiglio per l’economia del Vaticano, che ha presentato una fotografia preoccupante delle casse vaticane. Tra i problemi principali, la scarsa partecipazione delle diocesi, in particolare quella spagnola.
Il caso Spagna: cattolici poco generosi
Papa Francesco, prima della sua malattia, aveva già rimproverato la conferenza episcopale spagnola per la scarsa generosità: il Paese contribuisce con appena l’1,7% del totale raccolto, nonostante il 90% della popolazione sia battezzata.
Le cifre della raccolta mondiale
In cima alla classifica ci sono gli Stati Uniti, con il 28,1% delle donazioni (13,6 milioni di euro), seguiti da Italia (6,4%) e Brasile (3,9%). Colpisce il dato della Corea del Sud, che con 1,3 milioni di euro supera la Spagna in percentuale (2,7%).
La proposta del cardinale Omella
Preoccupato per i dati emersi e per il pressing del Vaticano, l’arcivescovo di Barcellona Juan José Omella ha sbloccato un piano straordinario: dal mese di giugno, una parte degli incassi dei biglietti turistici per le cattedrali spagnole sarà destinata all’obolo di San Pietro.
Tassa per i turisti
La proposta prevede che il 10% dei biglietti per accedere alle cattedrali di Toledo, Cordoba e Siviglia sia versato al Vaticano. Una tassa indiretta che di fatto non graverà sui fedeli locali, ma sui milioni di turisti che visitano ogni anno i luoghi religiosi spagnoli.
Una misura d’emergenza
Secondo alcune fonti, il piano di Omella potrebbe essere esteso anche ad abbazie, conventi e musei diocesani. Resta però il dubbio sull’efficacia del provvedimento per risolvere una crisi che ha radici più profonde e che richiede un cambiamento culturale nel modo in cui i fedeli partecipano al sostegno economico della Chiesa.
Papa Leone XIV alla prova delle finanze
Il nuovo Pontefice, Robert Francis Prevost, si troverà quindi a gestire non solo le sfide spirituali e pastorali, ma anche un’emergenza finanziaria senza precedenti. La crisi dell’obolo di San Pietro e donazioni in calo potrebbero diventare il banco di prova del suo pontificato.
Mentre la Chiesa guarda al futuro con speranza e attende i primi passi concreti del pontificato di Leone XIV, la crisi dell’obolo di San Pietro resta un tema scottante. Le soluzioni d’emergenza, come la tassa turistica in Spagna, potrebbero tamponare ma non risolvere il problema. Servirà una visione ampia e strutturale per rilanciare la fiducia e la partecipazione economica dei fedeli di tutto il mondo.