📍 Luogo: Usa
Lo scontro tra Donald Trump ed Elon Musk è diventato ormai uno dei temi più discussi della politica e dell’economia globale. Quella che sembrava un’alleanza strategica tra due delle figure più influenti al mondo si è trasformata in una guerra aperta fatta di accuse, minacce e ripercussioni economiche. Il presidente degli Stati Uniti ha minacciato la revoca dei contratti governativi e dei sussidi federali alle aziende guidate da Musk, mentre quest’ultimo ha risposto con un’accusa senza precedenti: Donald Trump sarebbe presente nei file del caso Epstein.
I motivi dello scontro tra Trump e Musk
La miccia è scattata quando Elon Musk ha criticato pubblicamente la nuova legge fiscale proposta da Trump, definendola «un disgustoso abominio». In risposta, Trump ha dichiarato durante una conferenza stampa alla Casa Bianca che il rapporto con Musk era giunto al capolinea, accusandolo di essersi offeso per la cancellazione degli incentivi alle auto elettriche. Il presidente ha inoltre ventilato l’ipotesi di tagliare tutti i contratti pubblici stipulati con le società di Musk, in particolare con SpaceX.
Musk risponde con l’accusa più pesante: Trump nei file di Epstein
Non si è fatta attendere la replica del patron di Tesla e SpaceX. In un post su X, Musk ha sganciato una vera e propria bomba mediatica: «Donald Trump è nei file di Epstein. È questo il motivo per cui non sono stati resi pubblici». Il riferimento è ai documenti desecretati nel febbraio 2025 relativi al caso Jeffrey Epstein, l’ex finanziere accusato di pedofilia. Secondo Musk, ci sarebbero prove di viaggi di Trump sul famigerato “Lolita Express”, l’aereo privato di Epstein, risalenti agli anni ‘90.
Le conseguenze economiche: Tesla perde miliardi, SpaceX minaccia il ritiro
Le parole di Trump non sono rimaste senza effetto. In poche ore, le azioni Tesla hanno perso circa 150 miliardi di dollari a Wall Street. Intanto, Musk ha annunciato l’intenzione di ritirare la navicella spaziale Dragon dai programmi NASA, compromettendo potenzialmente le missioni verso la ISS e i progetti di esplorazione lunare e marziana. La posta in gioco è altissima, e le conseguenze potrebbero avere un impatto duraturo sull’intero settore aerospaziale.
Il sondaggio e il nuovo partito: Musk cerca il consenso popolare
Nel pieno dello scontro con Trump, Musk ha lanciato un sondaggio su X: «È ora di creare un nuovo partito politico in America che rappresenti realmente l’80% della popolazione?». L’84% dei votanti ha risposto sì. Una mossa che sembra preludere a un possibile ingresso più diretto dell’imprenditore in politica, magari proprio in contrapposizione al partito repubblicano guidato da Trump.
Le reazioni del Congresso: da che parte stare?
La spaccatura tra Trump e Musk ha provocato grande agitazione anche nel Congresso americano. Secondo alcune fonti, i parlamentari repubblicani stanno discutendo animatamente su quale figura sostenere in vista delle prossime elezioni. Una lotta interna che potrebbe ridefinire completamente gli equilibri del partito.
Uno scontro senza precedenti: tra economia, politica e giustizia
L’escalation tra il presidente degli Stati Uniti e l’uomo più ricco del mondo sta assumendo dimensioni epocali. Dalle accuse personali ai provvedimenti economici, passando per minacce implicite e pubbliche rivelazioni, la vicenda Trump-Musk si sta trasformando in un conflitto che potrebbe cambiare gli assetti della politica americana e globale nei prossimi anni.