📍 Luogo: Graz
La tragedia avvenuta in una scuola di Graz, in Austria, si aggrava ulteriormente. È salito a 12 il numero delle vittime, dopo che uno dei feriti in condizioni critiche è deceduto nelle ultime ore all’Ospedale Universitario della città. La notizia è stata confermata dai media austriaci, che citano fonti sanitarie ufficiali.
La strage è stata compiuta da Artur A., un ex studente di 22 anni che ha fatto irruzione armato in due aule dell’istituto, sparando circa 40 colpi prima di suicidarsi all’interno di un bagno dell’edificio scolastico.
Sparatoria Graz – L’attacco: fuoco in due aule, 40 colpi sparati
Secondo quanto ricostruito dalle autorità austriache, Artur A. era in possesso di una pistola e un fucile da caccia. L’aggressione è avvenuta in due aule specifiche, tra cui una che aveva frequentato da studente. Il giovane ha fatto irruzione e ha aperto il fuoco, colpendo in modo mortale studenti e insegnanti.
Il Krone Zeitung ha riportato che alcune vittime sono state colpite alla testa. Le modalità e la violenza del gesto lasciano intendere una pianificazione premeditata e una volontà distruttiva estrema. Dopo l’attacco, il 22enne si è suicidato nei bagni della scuola.
Il movente della strage: bullismo e isolamento sociale
Le prime indagini hanno portato alla scoperta di una lettera d’addio trovata nella casa dell’attentatore. In essa, Artur A. scriveva di sentirsi emarginato, escluso e vittima di bullismo durante gli anni scolastici. Gli inquirenti ritengono che proprio questi sentimenti di rabbia e solitudine abbiano alimentato il gesto estremo.
Il giovane avrebbe agito da solo, con un piano studiato nei dettagli. Le forze dell’ordine hanno escluso al momento il coinvolgimento di complici.
Sistema d’emergenza attivato e vittime in tutta la scuola
Subito dopo l’attacco, è stato attivato il protocollo Manv, pensato per gestire emergenze con elevato numero di feriti. Tutti gli ospedali della Stiria sono stati messi in stato di allerta, con medici mobilitati anche dagli istituti universitari e regionali. Due centri di assistenza psicologica sono stati istituiti vicino alla scuola per sostenere le persone colpite dalla tragedia.
Nonostante l’immediato intervento, le condizioni critiche di alcuni feriti non hanno lasciato scampo: uno di loro è deceduto, portando a 12 il bilancio delle vittime, incluso l’attentatore.
Sparatoria Graz – Reazioni internazionali: cordoglio e sostegno all’Austria
La presidente della Commissione Europea, Kaja Kallas, ha commentato su X: “Ogni bambino dovrebbe sentirsi al sicuro a scuola. I miei pensieri sono rivolti alle vittime, alle loro famiglie e al popolo austriaco.”
Anche il ministro dell’Istruzione Christoph Wiederkehr e il ministro dell’Interno Gerhard Karner hanno espresso profondo dolore per l’accaduto e si sono recati a Graz per coordinare gli interventi e portare solidarietà. Il mondo politico e la società civile austriaca sono uniti nel cordoglio per una delle pagine più buie della storia recente del Paese.