La variante Stratus, conosciuta anche come XFG, è diventata la mutazione del Covid-19 più diffusa in Italia in questo inizio di settembre. Secondo i dati delle autorità sanitarie, oltre la metà dei contagi è oggi riconducibile a questa variante, che si caratterizza per una maggiore capacità di diffusione. I virologi sottolineano che non è più aggressiva rispetto alle precedenti, ma evidenziano come stiano tornando sintomi tipici delle prime ondate, tra cui la perdita di gusto e olfatto.
I sintomi della variante Stratus
La variante Stratus mostra una sintomatologia ricorrente: gola infiammata con sensazione di bruciore, raucedine persistente, tosse secca e febbre moderata. A questi si aggiungono stanchezza, dolori muscolari e cefalea, tutti disturbi che accomunano le forme più recenti di Covid.
Sempre più segnalazioni riportano inoltre la perdita temporanea di gusto e olfatto, due sintomi che sembravano essere scomparsi ma che con la Stratus si stanno ripresentando con maggiore frequenza. Un quadro che riporta la memoria ai momenti più duri della pandemia.
Diffusione e rischio secondo gli esperti
Gli ultimi rilevamenti indicano che la variante Stratus è ormai dominante in Italia, con un incremento dei casi soprattutto a ridosso della fine dell’estate. Secondo l’OMS e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), la mutazione è classificata come a basso rischio, poiché non provoca forme cliniche più gravi rispetto ad altre.
La sua pericolosità, spiegano i virologi, sta invece nella rapida trasmissibilità, che le permette di sostituire in breve tempo le altre varianti ancora circolanti.
Le dichiarazioni dei virologi
Il virologo Fabrizio Pregliasco ha spiegato che la Stratus è “meno aggressiva, ma non va sottovalutata”, soprattutto per le persone fragili e per chi presenta patologie croniche.
Anche Mauro Pistello, direttore di virologia a Pisa, ha evidenziato che la variante è diventata prevalente e che è importante prepararsi a un autunno con una doppia vaccinazione, anti-Covid e antinfluenzale, per garantire una maggiore protezione agli over 60 e ai soggetti più esposti.
Vaccini e misure preventive
La campagna vaccinale autunnale sarà centrale nella strategia di contenimento. I richiami aggiornati contro il Covid, insieme alla vaccinazione antinfluenzale, saranno raccomandati a anziani, immunodepressi e persone con malattie croniche.
Gli esperti ricordano anche l’importanza delle misure di prevenzione individuale: lavaggio frequente delle mani, utilizzo della mascherina in ambienti chiusi e affollati, test rapido in caso di sintomi. Una precauzione che, unita ai vaccini, può ridurre la circolazione del virus e prevenire ricoveri.
Un autunno da affrontare con cautela
Il ritorno dei sintomi più riconoscibili del Covid, come la perdita di gusto e olfatto, rappresenta un segnale chiaro che il virus continua a circolare. La variante Stratus non appare più pericolosa delle precedenti, ma la sua diffusione impone prudenza.
Virologi e istituzioni invitano a non abbassare la guardia: la pandemia non è solo un ricordo, e proteggere i più fragili resta la priorità in vista della stagione fredda.