📍 Luogo: Ventimiglia
Proseguono senza sosta le ricerche di Alain Bernard Ganao, il bimbo di 5 anni di Torino scomparso nella serata di venerdì 11 luglio dal camping “Por la mar” in frazione Latte. Mentre il padre montava la tenda, il piccolo – affetto da disturbi dello spettro autistico e non verbale – si sarebbe allontanato facendo perdere le proprie tracce.
Un testimone portato in caserma: la pista dei cani molecolari
Nelle ultime ore gli investigatori hanno concentrato l’attenzione su un uomo di circa 40 anni, già ascoltato in qualità di testimone. L’uomo sostiene di aver incrociato Alain lungo la strada, di averlo sentito dire «papà, papà» e di averlo accompagnato fino a un bivio. La sua ricostruzione, però, non convince gli inquirenti: i cani molecolari impegnati nelle ricerche, infatti, hanno seguito il fiuto fino all’abitazione del testimone e si sono fermati lì, ignorando la direzione indicata verso il presunto bivio.
Le evidenti incongruenze hanno spinto i carabinieri a perquisire l’abitazione dell’uomo e a condurlo in caserma per ulteriori approfondimenti. Al momento non è formalmente indagato, ma la sua posizione resta sotto stretta osservazione.
Ricerche a tappeto: elicotteri, droni e unità cinofile
Coordinati dalla Procura di Imperia, vigili del fuoco, carabinieri, soccorso alpino e oltre 80 volontari stanno battendo palmo a palmo tutta l’area compresa tra il camping e le zone boschive circostanti. Impiegati:
- Due elicotteri (vigili del fuoco e Arma dei carabinieri);
- Droni con termocamere del nucleo SAPR;
- Unità cinofile specializzate;
- Squadre TAS per la mappatura delle aree già perlustrate;
- Protezione civile e volontari.
Gli inquirenti stanno anche visionando tutte le telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze di residenti e turisti che credono di aver avvistato il bambino.
Nessuna pista esclusa: aperto fascicolo in Procura
Il procuratore capo Alberto Lari ha confermato l’apertura di un fascicolo di indagine: «Stiamo impiegando tutte le risorse possibili, ma al momento non abbiamo elementi per parlare di sequestro o rapimento». Resta dunque aperto ogni scenario, dalla pista dell’allontanamento accidentale a ipotesi più gravi.
Appello dei genitori: «Aiutateci a ritrovare Alain»
La famiglia, distrutta dall’angoscia, lancia un appello: «Chiunque abbia visto qualcosa, parli. Alain non parla, potrebbe non reagire se chiamato: ogni minuto è prezioso». Chiunque disponga di informazioni utili è invitato a contattare immediatamente il 112.