Antonio De Cristofaro, detto Bombolone, è stato ucciso poco prima della mezzanotte nel rione Conocal: aveva legami con il clan Aprea
Antonio De Cristofaro, 25 anni, soprannominato “Bombolone”, è stato ucciso nella notte nel rione Conocal, a Napoli. Il giovane, ritenuto vicino al clan Aprea, è morto poco dopo il trasporto d’urgenza all’ospedale Villa Betania. Indaga la Squadra Mobile di Napoli.
Omicidio nel rione Conocal
Poco prima della mezzanotte di mercoledì 15 maggio, Antonio De Cristofaro è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco nel rione Conocal, nella periferia orientale di Napoli. Le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi: il giovane è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale Villa Betania. Sul caso indaga la Squadra Mobile, in collaborazione con gli agenti del commissariato locale.
Chi era Antonio De Cristofaro
Soprannominato “Bombolone”, Antonio De Cristofaro avrebbe compiuto 26 anni a settembre. Era noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a episodi di microcriminalità e armi, ma non risultano condanne per associazione mafiosa. Il giovane era ritenuto vicino al clan Aprea, attivo nell’area orientale della città.
Il precedente arresto nel 2023
Nel febbraio del 2023, De Cristofaro era stato arrestato insieme ad altri tre giovani, tra cui Emmanuel Aprea, figlio del presunto reggente del clan, Gennaro Aprea. I quattro furono fermati dai carabinieri a Mergellina, mentre percorrevano il lungomare in auto. Durante il controllo, gli agenti trovarono una pistola Beretta calibro 7,65 con sei colpi e 1600 euro in contanti in banconote di piccolo taglio.
Il contesto criminale
Il nome di De Cristofaro compariva tra i soggetti monitorati per legami con i clan attivi nel territorio napoletano. La sua vicinanza al gruppo Aprea, storicamente radicato nella zona di Barra e Ponticelli, è una delle piste seguite dagli investigatori per ricostruire il movente dell’agguato.
Indagini in corso
La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per omicidio. Le forze dell’ordine stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze per ricostruire l’agguato. Non si esclude che l’omicidio possa essere collegato a dinamiche interne alla criminalità organizzata del territorio.
Il profilo della vittima
Nonostante la giovane età, Antonio De Cristofaro era già finito sotto la lente delle forze dell’ordine. Il suo nome era legato a contesti di criminalità minore, ma la sua frequentazione con membri del clan Aprea aveva attirato l’attenzione degli inquirenti. La sua morte rischia ora di riaccendere tensioni tra gruppi rivali.
Allerta nel quartiere
Dopo l’omicidio, nel rione Conocal è alta la tensione. Le forze dell’ordine hanno rafforzato i controlli per prevenire possibili ritorsioni o nuovi episodi di violenza. Il timore è che la morte di De Cristofaro possa scatenare una nuova faida tra clan.