📍 Luogo: Luino
Un pranzo domenicale si è trasformato in un dramma familiare a Luino, in provincia di Varese. Boris Rezzonico, assicuratore svizzero di 57 anni, ha perso la vita dopo una violenta lite con il figlio adottivo Francesco. La discussione, scoppiata improvvisamente mentre tutta la famiglia si trovava ancora a tavola, è degenerata in pochi istanti. Il giovane, di 25 anni, ha impugnato un coltello da cucina e ha colpito il padre con più fendenti, tra cui uno mortale al cuore.
L’aggressione è avvenuta nell’appartamento in via Vittorio Veneto dove vive l’ex moglie di Rezzonico, un’avvocata di 58 anni residente a Luino ma con studio a Lugano. In casa, oltre ai due ex coniugi e a Francesco, era presente anche un altro figlio adottivo, che ha provato disperatamente a fermare il fratello, cercando di salvare la vita al padre.
Chi era Boris Rezzonico: assicuratore, padre adottivo e uomo rispettato
Boris Rezzonico gestiva un’agenzia assicurativa a Lugano ed era molto conosciuto sia in Svizzera che nella zona del Varesotto. Dopo la separazione dalla moglie, aveva mantenuto rapporti regolari con i tre figli adottivi. La famiglia, secondo quanto riferito dai vicini, viveva una realtà serena, benestante e lontana da problematiche evidenti. Proprio per questo, l’omicidio ha lasciato sgomenta l’intera comunità di Luino.
Il fratello prova a salvare il padre, ma non basta
Durante l’aggressione, il fratello di Francesco si è lanciato contro di lui nel tentativo di disarmarlo. Ne è nata una colluttazione violenta, ma il giovane non è riuscito a impedire il gesto estremo. La furia di Francesco ha avuto la meglio e Boris è crollato a terra privo di sensi. Il fratello, sotto shock, ha poi inseguito l’aggressore giù per le scale, nel tentativo di fermarlo.
La fuga con il coltello in mano e l’arresto
Dopo aver colpito il padre, Francesco è fuggito per le scale del palazzo con il coltello ancora in mano. Un passante, notando la scena, ha dato l’allarme. Poco dopo, una pattuglia dei carabinieri, impegnata in controlli di routine nella zona, ha intercettato i due fratelli: uno in fuga, l’altro che correva dietro a lui.
I militari li hanno immediatamente fermati. È stato proprio il fratello a rivelare l’orrore che si era consumato in casa, dicendo ai carabinieri: «Andate a vedere cosa c’è in casa». I militari, entrati nell’abitazione, hanno trovato Boris Rezzonico riverso sul pavimento, ormai senza vita.
Indagini in corso: da chiarire i motivi della lite
I carabinieri della compagnia di Luino, insieme al reparto operativo di Varese, stanno conducendo le indagini per chiarire cosa abbia scatenato la violenza del 25enne. Al momento, non è noto il motivo preciso del litigio, ma gli inquirenti non escludono tensioni latenti all’interno del nucleo familiare. Il gesto, improvviso e brutale, sembra frutto di un’escalation rabbiosa che nessuno aveva previsto.