Chiara Petrolini

Chiara Petrolini resta ai domiciliari: «Non può più nuocere, è improbabile resti incinta di nuovo»

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Written by Irene Vitturri

15 Maggio 2025

📍 Luogo: Parma

La Suprema Corte ha spiegato perché Chiara Petrolini, la giovane accusata di aver ucciso i suoi due figli neonati e di averne occultato i corpi, resterà ai domiciliari. In una sentenza depositata il 25 febbraio scorso, la prima sezione della Cassazione ha sottolineato che le condizioni che resero possibili i fatti oggetto del processo non sono più presenti né ripetibili, escludendo la necessità della detenzione in carcere.

Chiara Petrolini “Non potrebbe procreare di nuovo nelle attuali condizioni”

Secondo i giudici della Cassazione, i reati gravissimi contestati a Petrolini si sono verificati in un contesto relazionale e affettivo che ora non potrebbe più esistere. La donna – si legge nelle motivazioni – ha potuto compiere tali atti solo grazie alla sua capacità di coltivare una fitta rete di relazioni. Tuttavia, una simile condizione non è compatibile con il regime degli arresti domiciliari attualmente in vigore, che limita fortemente ogni possibilità di interazione con l’esterno.

Annullata l’ordinanza del Riesame: nuova valutazione richiesta

La Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame che, accogliendo l’appello della Procura, aveva disposto la custodia cautelare in carcere. I giudici supremi, pur riconoscendo in Chiara Petrolini una “elevatissima capacità mistificatoria” e una “non comune determinazione criminale”, hanno evidenziato che la possibilità concreta di reiterazione del reato è fortemente limitata dal contesto attuale. In particolare, la donna non ha permesso di allontanarsi dall’abitazione, nemmeno temporaneamente, riducendo al minimo il rischio di una nuova gravidanza.

Il riferimento a Samuel Granelli e l’impossibilità di nuovi rapporti

Uno degli elementi centrali delle motivazioni riguarda la figura di Samuel Granelli, padre di entrambi i bambini deceduti e con cui Chiara Petrolini aveva una relazione. Secondo i giudici, la pericolosità della donna era legata proprio alla sua capacità di mantenere e sviluppare relazioni sentimentali, cosa che – nelle attuali condizioni – risulta estremamente difficile. Pertanto, la possibilità che la donna conosca un’altra persona, instauri un rapporto e metta al mondo altri figli, viene considerata remota e non sufficientemente concreta da giustificare il carcere.

Il caso resta aperto: nuovi sviluppi possibili

Il caso giudiziario di Chiara Petrolini resta aperto e complesso. La decisione della Cassazione impone una nuova valutazione da parte del Tribunale del Riesame, che dovrà pronunciarsi nuovamente in base alle indicazioni dei supremi giudici. Nel frattempo, Petrolini resterà agli arresti domiciliari, misura ritenuta sufficiente a garantire la sicurezza pubblica nel quadro attuale.

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