📍 Luogo: Roma
Claudio Ercoli, il 67enne ispettore per conto dell’Eni rimasto gravemente ustionato nell’esplosione avvenuta nei giorni scorsi in un distributore di benzina a Roma, non ce l’ha fatta. È deceduto all’ospedale Sant’Eugenio nella mattinata di martedì 9 luglio 2025, alle ore 11:30. Aveva riportato ustioni di terzo grado sul 55% del corpo e le sue condizioni erano apparse da subito critiche. L’uomo era stato soccorso da un carabiniere subito dopo lo scoppio, quando la sua auto era già avvolta dalle fiamme.
L’esplosione al distributore e l’intervento dei soccorsi
L’incidente si è verificato nel quartiere Prenestino, in via dei Gordiani, all’interno di una stazione di servizio. Secondo le prime ricostruzioni, Ercoli si trovava vicino alla sua vettura al momento dell’esplosione, ma i filmati delle telecamere di sicurezza non hanno permesso di individuare con esattezza la sua posizione. Dopo l’esplosione, è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove ha subito un complesso intervento chirurgico di innesto cutaneo il giorno 8 luglio.
La Asl Roma 2 ha comunicato che, nonostante ogni tentativo medico e specialistico, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate fino al decesso. Il comunicato esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’uomo.
La Procura apre un fascicolo: ipotesi di omicidio colposo
In seguito al decesso di Claudio Ercoli, la Procura di Roma ha modificato il fascicolo d’indagine, finora a carico di ignoti. Oltre ai reati di disastro colposo e lesioni, ora si valuta l’ipotesi di omicidio colposo. La dinamica dell’esplosione è ancora in fase di accertamento e gli inquirenti aspettavano di poter raccogliere anche la testimonianza dello stesso Ercoli, che purtroppo non potrà più essere ascoltato.
Chi era Claudio Ercoli
Claudio Ercoli era un dipendente esperto della rete Eni, ispettore tecnico con una lunga carriera nel settore della distribuzione carburanti. Amato e stimato dai colleghi, lavorava presso la stazione di servizio dove si è verificata la tragedia. Nonostante il gravissimo trauma subito, i soccorsi erano riusciti inizialmente a salvarlo, ma le lesioni riportate si sono rivelate troppo estese.
Le condizioni degli altri feriti
Secondo quanto comunicato dalla Asl Roma 2, resta in condizioni critiche ma stabili l’altro paziente gravemente ustionato nell’esplosione, che ha riportato lesioni su circa il 25% del corpo. La prognosi rimane riservata. Intanto, nel pomeriggio del 9 luglio, due agenti di polizia – il vice ispettore Marco Neri e l’agente Francesco D’Onofrio – sono stati sottoposti a interventi di ricostruzione presso il Policlinico Umberto I.
La Asl ha voluto esprimere sostegno e vicinanza anche ai sanitari impegnati nell’assistenza ai feriti, sottolineando il massimo impegno profuso fin dal primo istante.