📍 Luogo: Napoli
Dopo la morte dei tre operai al Rione Alto, don Mimmo Battaglia lancia un appello per la sicurezza sul lavoro e la giustizia sociale
Un’intera città sotto shock per la tragica morte di tre operai vittime di un drammatico incidente sul lavoro al Rione Alto, a Napoli. Tra i primi a esprimere un profondo cordoglio è stato l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia, che ha affidato a un messaggio pubblico parole di dolore ma anche di forte denuncia sociale.
Il cordoglio dell’arcivescovo di Napoli
«Questa mattina la nostra città è scossa dalla tragica morte di tre operai, vittime di un incidente sul lavoro. A nome mio personale e dell’intera Chiesa di Napoli, esprimo il più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime. Cordoglio che si fa preghiera e vicinanza», scrive don Mimmo Battaglia, profondamente colpito dall’accaduto.
Un appello per la sicurezza sui luoghi di lavoro
Il messaggio del vescovo va oltre il cordoglio, trasformandosi in un potente appello:
«Non c’è più tempo da perdere! Occorre lavorare insieme per costruire una giustizia sociale che sia anzitutto rispetto delle regole, tutela concreta della sicurezza, prevenzione reale dei rischi».
La rete di corresponsabilità tra istituzioni e imprese
Don Mimmo sottolinea come sia necessario «una rete di corresponsabilità tra istituzioni, imprese, forze sociali, affinché ogni ambiente di lavoro sia davvero luogo di dignità, tutela e vita», per evitare che si ripetano tragedie simili.
«Nessuna madre, nessun figlio, nessun amico debba più ricevere una telefonata che annuncia la morte di un suo caro per la mancata sicurezza sul lavoro».
Il dolore del Napoli Calcio e di De Laurentiis
Anche il Calcio Napoli e il presidente Aurelio De Laurentiis hanno voluto esprimere la loro vicinanza alle famiglie delle vittime, sottolineando quanto la tragedia abbia colpito l’intera comunità cittadina.
La preghiera e la speranza
«Che il Signore accolga nel suo abbraccio di luce i nostri fratelli vittime di questo tragico incidente, e doni forza e consolazione ai loro cari, e a noi la forza per lottare per un futuro diverso», conclude don Mimmo Battaglia, invitando la cittadinanza a non rassegnarsi.