Esplosione dolosa in via Nizza a Torino: un morto, cinque feriti e un arresto
Emergono sviluppi clamorosi sull’esplosione che ha sconvolto Torino nella notte del 30 giugno scorso. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’incendio all’origine della deflagrazione in via Nizza sarebbe stato doloso. Un uomo di 40 anni, guardia giurata, è stato arrestato con l’accusa di aver appiccato le fiamme per vendicarsi dell’ex fidanzata.
L’esplosione in via Nizza e la tragedia
L’esplosione, avvenuta in una palazzina al civico 389 di via Nizza, ha devastato tre appartamenti, causando la morte di una persona e il ferimento di altre cinque. Secondo la polizia, il rogo sarebbe stato appiccato proprio dal 40enne nell’alloggio dell’ex compagna, situato al quinto piano dello stabile. In quel momento la donna era in vacanza, ignara di quanto stava per accadere.
Come è stato incastrato il presunto responsabile
Decisive per le indagini le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che hanno immortalato i movimenti sospetti dell’uomo poco prima del rogo. Gli agenti del commissariato Barriera Nizza, inoltre, hanno ascoltato diverse testimonianze e raccolto confidenze che il 40enne avrebbe fatto ai colleghi di lavoro nei giorni successivi all’accaduto.
Il movente: vendetta contro l’ex fidanzata
Dalle prime ricostruzioni, il gesto sarebbe stato mosso da motivi sentimentali. L’uomo, secondo quanto riferito dalla polizia, avrebbe agito per vendicarsi della donna dopo la fine della loro relazione. Un gesto che si è trasformato in una tragedia, spezzando una vita e causando gravi danni a tutto lo stabile.
L’arresto del presunto responsabile segna un importante passo avanti nelle indagini, ma resta lo sgomento in città per una vicenda che, da vendetta personale, si è trasformata in una strage.
