Funerali Emilio Fede a Milano 2, camera ardente privata

Milano, funerali a Segrate per Emilio Fede: camera ardente privata, presenti le figlie Sveva e Simona

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Written by Redazione

4 Settembre 2025

📍 Luogo: Milano

Milano ha salutato oggi Emilio Fede, giornalista e storico direttore del TG4, scomparso il 2 settembre all’età di 94 anni. I funerali si sono svolti nel pomeriggio nella chiesa di Dio Padre, a Milano 2, nel quartiere di Segrate. Una cerimonia sobria e raccolta, voluta dalla famiglia per onorare l’uomo che per decenni ha incarnato un certo modo di intendere la televisione e la cronaca.

Una camera ardente privata

Le figlie Sveva e Simona, nel rispetto delle ultime volontà del padre, hanno scelto di rendere la camera ardente un momento esclusivamente familiare. Non un evento pubblico, non un omaggio di massa, ma una celebrazione intima, limitata a poco più di venti persone tra parenti e amici di lunga data. Una decisione che riflette la discrezione con cui Fede ha voluto affrontare l’ultimo tratto della sua vita.

Il funerale a Milano 2

Alle 16 la chiesa di Dio Padre, nel cuore di Milano 2, si è riempita del silenzio composto dei presenti. La messa è stata officiata da don Giovanni Cazzaniga, che nell’omelia ha ricordato la passione di Emilio Fede per la cronaca, la sua fede e la fragilità dell’uomo dietro il personaggio televisivo. Parole semplici, in grado di raccontare una vita fatta di successi, di contraddizioni, di momenti luminosi e di cadute, ma soprattutto di resilienza.

Il trasferimento delle ceneri

Dopo la cerimonia, il feretro è stato cremato. Le ceneri di Emilio Fede raggiungeranno la cappella di famiglia a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, dove riposa già la moglie Diana De Feo, scomparsa nel 2021. Lì il giornalista troverà la pace accanto alla compagna di una vita, in un gesto che suggella un legame indissolubile.

Le figlie al centro della scena

Sveva e Simona hanno guidato la cerimonia con grande compostezza. In questi giorni hanno ricordato un padre che non si è mai arreso, che ha continuato a credere nella forza del suo mestiere anche quando le difficoltà sembravano sopraffarlo. Sveva ha raccontato la sua volontà di “andarsene con discrezione”, senza clamore, e ha promesso di mantenere vivo il ricordo del padre anche attraverso un progetto documentaristico in preparazione.

Assenze e presenze

Molti volti del giornalismo italiano erano presenti in chiesa, a testimonianza dell’impatto che Fede ha avuto nel settore. Assente invece Mediaset, la televisione con cui per vent’anni ha condiviso un pezzo fondamentale della sua carriera. Un’assenza notata da molti, ma che non ha tolto nulla alla solennità della cerimonia.

Una carriera lunga oltre sessant’anni

Emilio Fede era nato a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, nel 1931. Giornalista di razza, aveva iniziato la carriera giovanissimo, fino a diventare direttore del TG1 negli anni Settanta. Successivamente fu il primo direttore di Studio Aperto e, dal 1992 al 2012, condusse il TG4, diventando volto e simbolo di una stagione irripetibile della televisione italiana.

Tra luci e ombre

La carriera di Emilio Fede è stata costellata di grandi successi e riconoscimenti, ma anche di polemiche e processi. È stato al centro di inchieste e scandali, ma ha sempre rivendicato la propria identità di cronista, difendendo la sua visione della professione. Questo contrasto tra fama e controversie lo ha reso una figura unica, discussa e indimenticabile.

Un uomo oltre il giornalista

Al di là delle telecamere, Fede era un uomo profondamente legato alla sua famiglia. Il rapporto con la moglie Diana De Feo, giornalista e senatrice, è stato un pilastro della sua vita. La perdita della compagna, nel 2021, lo aveva segnato profondamente. Le figlie sono diventate da allora il suo punto di riferimento quotidiano.

Un addio sobrio e coerente

Il funerale riservato, lontano dal clamore, racconta molto della fase finale della sua vita. Dopo anni di esposizione mediatica, Emilio Fede ha scelto di andarsene in silenzio, con una cerimonia ridotta ma autentica. Un ultimo atto di coerenza che restituisce un’immagine più intima e umana rispetto a quella conosciuta dal grande pubblico.

L’eredità di un cronista

La scomparsa di Emilio Fede lascia un vuoto importante nel giornalismo televisivo. Per decenni ha raccontato l’Italia in diretta, portando nelle case degli italiani la cronaca e i grandi avvenimenti. Il suo stile, spesso criticato e imitato, ha segnato una generazione di telespettatori. Oggi la sua eredità è affidata alla memoria collettiva e al racconto che ne faranno le figlie.

Uno sguardo al futuro

Con la morte di Fede si chiude un capitolo della storia televisiva italiana. Ma il suo ricordo vivrà nei progetti in cantiere, nei documentari che ne racconteranno la vita, nelle testimonianze di chi lo ha conosciuto. Milano lo ha salutato con rispetto, e il suo nome resterà inciso nella storia della televisione nazionale.

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