Caso Garlasco

Garlasco, il mistero del foglio di acetato con i “frammenti 10 e 11”: la difesa di Alberto Stasi chiede nuovi accertamenti

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Written by Irene Vitturri

23 Giugno 2025

📍 Luogo: Garlasco

Si riaccendono i riflettori sul delitto di Garlasco, uno dei casi giudiziari più discussi in Italia. La difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, ha presentato una nuova richiesta di accertamenti sul foglio di acetato che contiene i cosiddetti “frammenti 10 e 11”. Questi reperti si trovavano sulla parte interna della porta d’ingresso della villetta di via Pascoli, dove giaceva Chiara senza vita il 13 agosto 2007.

La richiesta della difesa: nuovi test alla ricerca di sangue umano

Secondo quanto appreso, il consulente della difesa, Ugo Ricci, ha chiesto di svolgere un ulteriore approfondimento sul foglio di acetato, in particolare per ricercare eventuali tracce di sostanza ematica umana. L’analisi eseguita mediante test Obti, che consente di rilevare sangue umano anche in quantità minime. Questa nuova istanza nasce dal fatto che i precedenti accertamenti sarebbero stati effettuati su un secondo tampone prelevato dalla stessa superficie.

Caso Garlasco – La nuova inchiesta e il ruolo di Andrea Sempio

L’istanza della difesa si inserisce nel contesto dell’incidente probatorio aperto a seguito della nuova inchiesta della Procura di Pavia. In questa nuova fase, l’indagato è Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, che deve rispondere del reato di omicidio in concorso con altri ignoti o con Alberto Stasi. I due, tuttavia, non si conoscevano.

L’udienza dell’incidente probatorio, che coinvolge i periti nominati dal giudice Daniela Garlaschelli, è fissata per il 4 luglio. Si tratta di un passaggio cruciale, in cui verrà valutata la fondatezza della richiesta difensiva e l’eventuale ammissibilità dei nuovi esami.

Dna e tracciabilità: chiesta l’acquisizione dei file genetici

Oltre alla richiesta di nuovi test ematici, la difesa di Stasi ha anche chiesto di integrare le analisi con ulteriori metodi di rilevazione del Dna dai reperti e dai tamponi già acquisiti. Fondamentale, per la difesa, è che questi materiali non vengano in alcun modo eliminati, per consentire eventuali analisi future. Tra le richieste presentate figura anche quella di ottenere copia di tutti i file relativi alle tipizzazioni e alle quantificazioni genetiche finora effettuate.

Caso Garlasco – Nessuna mossa, per ora, da Sempio e dalla famiglia Poggi

Stando a quanto emerso, i periti nominati dal giudice non avrebbero ricevuto, al momento, alcuna richiesta di integrazione da parte della difesa di Andrea Sempio, né da parte dei consulenti della famiglia Poggi. Questo rafforza l’impressione che la strategia della difesa di Alberto Stasi stia tentando una strada indipendente per aprire nuovi scenari sul caso.

Il mistero dei “frammenti 10 e 11” potrebbe dunque rappresentare una nuova chiave investigativa. La prossima udienza sarà decisiva per comprendere se il caso di Chiara Poggi resterà chiuso definitivamente o se nuove prove potranno cambiare il corso della verità giudiziaria.

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