Chiara Poggi

Garlasco, Andrea Sempio «non scese le scale, lasciò l’impronta sporgendosi»

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Written by Irene Vitturri

28 Maggio 2025

📍 Luogo: Garlasco

Sono trascorsi quasi 18 anni dal brutale omicidio di Chiara Poggi, trovata morta nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia. Ma l’indagine resta ancora aperta e complessa. Negli ultimi giorni, sono emersi nuovi dettagli sulla scena del crimine, soprattutto in merito alla cosiddetta “impronta 33”. Una traccia papillare trovata all’epoca sul muro accanto alle scale, ora attribuita ad Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello della vittima.

Garlasco, l’impronta 33: la nuova teoria sul movimento dell’indagato

L’impronta in questione posizionata sulla parete destra delle scale, poco distante dal luogo in cui fu rinvenuto il corpo di Chiara. La sua collocazione ha fatto avanzare una nuova ipotesi investigativa: Sempio non sarebbe sceso le scale, ma si sarebbe sporto da uno dei primi gradini o dalla sommità, appoggiando il palmo della mano alla parete. Questa teoria coerente con un elemento già noto agli inquirenti: sugli scalini non sono mai state rilevate impronte insanguinate riconducibili all’assassino.

Questa “manata”, come viene chiamata dagli investigatori, è tornata sotto esame. Si sta cercando negli archivi del RIS il reperto con l’intonaco grattato dal muro, per tentare un’estrazione di DNA con le tecniche moderne non disponibili nel 2007.

Le impronte delle scarpe e la controversa suola a pallini

Al centro dell’indagine rimane anche la pista legata alle impronte insanguinate di scarpe, trovate sul pavimento vicino alla porta a soffietto. Secondo i documenti processuali, le calzature corrisponderebbero a scarpe marca Frau, numero 42, che Alberto Stasi, fidanzato di Chiara e oggi condannato in via definitiva a 16 anni, avrebbe indossato quel giorno.

Tuttavia, le nuove analisi dei consulenti della procura stanno rivalutando la compatibilità di quelle impronte anche con una taglia numero 44, quella di Andrea Sempio, riaprendo quindi un possibile confronto sulla reale identità dell’assassino.

Delitto Garlasco, i video privati e la costruzione del profilo di Sempio

Parallelamente, si torna a discutere del presunto movente. Alcuni media hanno riportato nuovamente l’esistenza di video privati e messaggi scambiati tra Chiara e Alberto, inclusi contenuti salvati sul computer dell’ex studente bocconiano e alcune ricerche fatte online da Chiara nei giorni precedenti l’omicidio, tra cui una sul Santuario della Bozzola.

Intanto, gli esperti del RACIS stanno lavorando su un profilo psicologico e comportamentale di Andrea Sempio. Gli investigatori hanno già sequestrato materiali scritti e appunti sia nella sua abitazione a Vigevano sia in quella dei genitori. Tra i materiali mancanti, però, c’è un tema scolastico che Sempio avrebbe scritto nel 2013 durante un corso di giornalismo: un articolo sul delitto di Chiara, assegnato dalla docente Maria Fiore.

I limiti delle indagini dopo 18 anni: il nodo dell’arma del delitto

Le autorità stanno cercando di colmare i vuoti lasciati dalle prime indagini, anche valutando vecchie piste mai approfondite. Tuttavia, il tempo trascorso rappresenta un ostacolo enorme. Molti reperti non sono più disponibili, e l’arma del delitto mai ritrovata. Alcune settimane fa, recuperate delle armi da un canale a Tromello, ma il tratto risulta già dragato nel 2011 e forse anche successivamente, rendendo improbabile che si tratti dell’arma usata per uccidere Chiara.

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