Caso Garlasco, Chiara Poggi

Caso Garlasco, spunta un nuovo testimone: «Sentii Chiara Poggi litigare con l’assassino»

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Written by Irene Vitturri

27 Maggio 2025

📍 Luogo: Garlasco

Il caso Garlasco, a distanza di quasi due decenni, si arricchisce di nuovi elementi che potrebbero cambiare il corso delle indagini. Nelle carte recentemente analizzate dagli inquirenti emerge l’esistenza di un nuovo testimone, un presunto agricoltore udito una lite tra Chiara Poggi e il suo assassino il giorno del delitto. Il testimone sarebbe stato notato nel corso di un’indagine difensiva avviata nel 2016 su mandato dei legali di Alberto Stasi, l’ex fidanzato della vittima.

Il testimone inedito: il racconto dell’investigatore privato

A parlare per la prima volta di questo testimone sconosciuto è un investigatore privato che, nel 2016, ricevette incarico di pedinare Andrea Sempio, l’amico di Marco Poggi (fratello di Chiara), su cui la Procura di Pavia aveva aperto un fascicolo. Secondo il rapporto redatto dall’agenzia investigativa, il 12 gennaio 2016 un uomo anziano presentato in un negozio di autoricambi appartenente alla famiglia Stasi, affermando di sapere cosa realmente accaduto alla giovane Chiara.

Il dettaglio chiave: il presunto agricoltore che lavorava vicino a via Pascoli

Le dichiarazioni dello 007 privato fanno riferimento a una ricognizione effettuata nei dintorni della villetta di Chiara Poggi, situata in via Pascoli. I campi circostanti avrebbero potuto essere lavorati, all’epoca dei fatti, da un agricoltore che avrebbe avuto modo di ascoltare una conversazione o un litigio tra Chiara e il suo assassino. Questo testimone, ad oggi, non risulta essere mai stato ascoltato ufficialmente dagli inquirenti e potrebbe fornire nuovi dettagli fondamentali per la riapertura del caso.

Il contesto del Castelfidardo Garlasco: Andrea Sempio, il pedinamento e l’inchiesta Equalize

L’agenzia investigativa incaricata del pedinamento di Andrea Sempio sarebbe poi finita in un’inchiesta denominata “Equalize”. Ma nonostante ciò, il materiale raccolto risulta oggi di estremo interesse. Le indagini difensive, svolte tra il 26 ottobre e il 3 dicembre 2016, includevano appostamenti e monitoraggi sulla routine di Sempio. Che non è mai stato formalmente indagato per l’omicidio. Ma su cui si concentrarono i sospetti in seguito all’analisi di alcune tracce biologiche ritrovate nella villetta della famiglia Poggi.

Le impronte sul dispenser e i capelli nel lavandino: l’ipotesi alternativa

Parallelamente alla scoperta del testimone, torna in primo piano un’ipotesi alternativa che mette in discussione le ricostruzioni ufficiali. Secondo questa pista, il vero killer non si lavato le mani dopo il delitto, come dimostrerebbero le impronte sul dispenser e alcuni capelli nel lavandino non compatibili con la vittima. Elementi che, se confermati, potrebbero escludere l’attuale versione dei fatti.

Garlasco, un caso che non smette di far discutere

L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, ha segnato profondamente l’opinione pubblica italiana. Dopo anni di processi e sentenze, Alberto Stasi sta completando la pena di 16 anni di reclusione. Tuttavia, l’emergere di nuovi dettagli, come la presenza di un possibile testimone o le tracce ignorate in passato, riaccende i riflettori su uno dei casi giudiziari più controversi degli ultimi vent’anni.

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