Nahid Miah

Chi era Nahid Miah, il benzinaio ucciso a Ardea: lascia moglie e due figli piccoli

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Written by Irene Vitturri

27 Maggio 2025

📍 Luogo: Ardea

Una rapina finita nel sangue ha spezzato la vita di Nahid Miah, 35 anni, benzinaio originario del Bangladesh, brutalmente ucciso nella tarda mattinata di oggi ad Ardea, in provincia di Roma. L’uomo è stato accoltellato a morte davanti al distributore Toil in via delle Pinete, località Tor San Lorenzo, poco dopo le 12.00. Le telecamere di videosorveglianza della zona hanno ripreso due persone in fuga a bordo di una moto: sono in corso ricerche serrate da parte delle forze dell’ordine.

Una vita fatta di lavoro e sacrifici: il passato di Nahid

Nahid Miah era arrivato in Italia in cerca di una vita migliore. Dopo aver completato gli studi presso l’Ibrahim Khan College, si era trasferito nel nostro Paese, dove aveva intrapreso diverse esperienze lavorative. Per anni ha lavorato come cameriere a Roma, soprattutto nella zona di via Conca d’Oro, nei pressi di Montesacro. Successivamente, aveva prestato servizio presso una stazione di servizio in viale Marconi, dove uno dei suoi fratelli gestisce un negozio di alimentari.

Dal trasferimento ad Ardea al lavoro come benzinaio

Nel 2021 Nahid si era trasferito ad Ardea con la moglie Rita Rahman Bristy, iniziando una nuova vita in una zona più tranquilla e residenziale, nella speranza di costruire un futuro sereno per la propria famiglia. Viveva in un appartamento situato sopra un negozio di alimentari e vicino alla sede della Pro Loco locale. Da quattro anni lavorava come benzinaio presso il distributore Toil, diventando un volto conosciuto e apprezzato nella comunità di Tor San Lorenzo.

Una famiglia spezzata: lascia due figli piccoli

La tragedia ha distrutto una giovane famiglia. Nahid lascia la moglie e due bambini piccoli: una bambina di un anno e un bambino di cinque anni. Era descritto come un padre affettuoso e un marito premuroso. I due fratelli della vittima, anch’essi residenti in Italia, sono accorsi per dare supporto alla famiglia, sconvolti da un evento tanto improvviso quanto crudele.

Una rapina finita in tragedia: cosa è accaduto

I primi riscontri investigativi parlano di una rapina degenerata. I due aggressori, a volto coperto, si sarebbero avvicinati al distributore durante il turno di lavoro di Nahid e lo avrebbero aggredito con un coltello. Dopo averlo colpito, si sono dati alla fuga in sella a una moto. La scena è stata ripresa da alcune videocamere di sicurezza installate nella zona e i frame sono ora al vaglio degli investigatori. Le ricerche dei due rapinatori sono in corso e le autorità sperano di individuare al più presto i responsabili di questo efferato delitto.

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