Il mondo del wrestling piange la scomparsa di una delle sue icone più amate: Hulk Hogan è morto all’età di 71 anni. L’ex campione è stato colpito da un arresto cardiaco mentre si trovava nella sua abitazione a Clearwater, in Florida. Secondo quanto ricostruito, i soccorsi sono arrivati rapidamente, ma non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Il decesso è stato confermato nelle ultime ore, gettando nello sconforto fan e colleghi di tutto il mondo.
Gli ultimi mesi di vita e i problemi di salute
Negli ultimi tempi, Hogan aveva affrontato alcuni problemi fisici. A maggio si era sottoposto a un intervento chirurgico al collo che aveva comportato un recupero delicato. Tuttavia, nulla lasciava presagire un epilogo così tragico. La moglie, Sky, aveva recentemente smentito voci infondate secondo cui il marito fosse in coma, affermando che stava reagendo bene alla riabilitazione. L’arresto cardiaco, però, è arrivato in modo improvviso e fatale.
Chi era davvero Hulk Hogan
Hulk Hogan, all’anagrafe Terry Gene Bollea, era nato l’11 agosto 1953 in Georgia. Figlio di un capocantiere e di un’insegnante di danza, portava con sé un mix di origini francesi, scozzesi, panamensi e italiane. Sin da giovane mostrava una straordinaria prestanza fisica, che lo ha reso una figura dominante sul ring. Il suo nome è indissolubilmente legato alla storia del wrestling, grazie a una carriera iniziata in Florida e culminata con il successo planetario nella WWE.
Una carriera memorabile nel wrestling
Nel corso della sua lunga carriera, Hulk Hogan ha costruito un personaggio carismatico e inconfondibile, diventando simbolo di un’epoca. Celebri le sue rivalità con André the Giant, The Ultimate Warrior e “Macho Man” Randy Savage. Storico anche il suo match con The Rock a WrestleMania X8 nel 2002. Nel 1996 stupì tutti reinventandosi come “Hollywood Hogan”, fondando la leggendaria stable NWO – New World Order, che rivoluzionò il wrestling americano. Dopo essere stato introdotto nella WWE Hall of Fame nel 2005, venne temporaneamente rimosso nel 2015 per uno scandalo, ma fu reintegrato nel 2020 come membro dell’NWO.
Le battaglie giudiziarie e la vita fuori dal ring
Nel 2015, Hogan finì al centro di un clamoroso scandalo per la diffusione non autorizzata di un suo video privato da parte del sito Gawker Media. La battaglia legale si concluse con una vittoria storica per Hogan, che ottenne un risarcimento di 140 milioni di dollari. A sostenere la sua causa fu il miliardario Peter Thiel. L’ex lottatore non ha mai nascosto la sua vicinanza politica a Donald Trump, al quale ha mostrato supporto pubblico anche in occasione di eventi ufficiali.
Il successo nel mondo del cinema e della TV
Oltre alla carriera sportiva, Hulk Hogan si è affermato anche nel mondo dello spettacolo. Debuttò al cinema nel 1982 nel film Rocky III, accanto a Sylvester Stallone, interpretando il ruolo del lottatore Thunderlips. Successivamente recitò in pellicole come Mr. Nanny, Suburban Commando e No Holds Barred. Non mancarono le apparizioni in televisione, tra cui il reality Hogan Knows Best, che mostrava la sua vita familiare dietro le quinte.
L’eredità di una leggenda
Con la morte di Hulk Hogan si chiude un’epoca. Il suo carisma, la sua energia e la sua capacità di infiammare il pubblico lo rendono una figura immortale nel cuore di milioni di fan. La sua eredità resterà viva in ogni ring, in ogni match, in ogni bambino che ha sognato di diventare come lui.