📍 Luogo: Lamone
Un pomeriggio di relax si è trasformato in una tragedia alle cascate di Valbura Crespina, nel comune di Marradi. Un ragazzo di 25 anni ha perso la vita dopo essersi tuffato nel fiume Lamone, in un punto noto per la sua bellezza ma anche per la sua pericolosità. L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 4 luglio, intorno alle 17:50.
Il giovane era in compagnia di alcuni amici, quando ha deciso di lanciarsi in acqua. Pochi attimi dopo il tuffo, secondo quanto raccontato dai presenti, avrebbe perso conoscenza e non è più riemerso autonomamente.
I soccorsi mobilitati in forze, ma è stato tutto inutile
Gli amici lo hanno recuperato immediatamente, trascinandolo fuori dall’acqua e portandolo su un punto sicuro in attesa dei soccorsi. La macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente: sul posto sono arrivate le squadre dei Vigili del Fuocodi Firenze, in particolare dai distaccamenti di Marradi e Borgo San Lorenzo.
Sono stati attivati anche il nucleo sommozzatori di Firenze, l’elicottero Drago 151 del reparto volo di Bologna con sommozzatori a bordo, e il personale del SAST (Soccorso Alpino e Speleologico Toscano).
Quando i soccorritori hanno raggiunto il giovane, i sanitari hanno iniziato immediatamente le manovre di rianimazione. Ma ogni tentativo è risultato vano: il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo.
Zona impervia e recupero complicato
La zona in cui si è verificata la tragedia è particolarmente difficile da raggiungere. Per questo motivo è stato necessario l’intervento del personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) per il recupero del corpo.
Sul luogo della tragedia sono giunti anche i carabinieri, incaricati di effettuare gli accertamenti necessari per ricostruire con precisione quanto accaduto.
Una giornata di svago finita nel peggiore dei modi
Il giovane, del quale al momento non sono state diffuse le generalità, si trovava sul posto insieme a un gruppo di amici per trascorrere qualche ora di svago in mezzo alla natura. La giornata, però, si è trasformata in un incubo. Il dolore degli amici presenti e la difficoltà dei soccorritori nell’intervenire in una zona così difficile da raggiungere hanno reso la tragedia ancora più devastante.
Un’altra giovane vita spezzata in un momento di leggerezza, che fa tornare l’attenzione sull’importanza della sicurezza nei luoghi naturali e sulla necessità di prudenza anche in contesti apparentemente tranquilli.