📍 Luogo: Napoli
Nuovi dettagli emergono sull’omicidio avvenuto nel cuore di Napoli, nel rione Forcella, che ha visto vittima Ciro Rapuano, 59 anni, ucciso dalla moglie Lucia Salemme, 58 anni. Due giorni dopo la tragedia, la donna ha reso la sua confessione agli inquirenti, dichiarando di aver colpito il marito per difendersi da una sua aggressione. In casa, al momento dei fatti, c’erano anche la figlia e la nipotina, testimoni indirette del dramma.
La confessione di Lucia Salemme
Durante l’interrogatorio di garanzia, Lucia Salemme ha raccontato che il marito teneva un coltello nascosto sotto il cuscino e che, in seguito a un’aggressione, lo avrebbe usato per difendersi. La donna sostiene di aver reagito per paura, colpendo ripetutamente il marito, che è morto poco dopo. Gli inquirenti hanno sequestrato due coltelli e disposto ulteriori accertamenti per verificare la veridicità della versione della donna.
Le indagini sul delitto di Ciro Rapuano
La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. L’autopsia sul corpo di Ciro Rapuano servirà a chiarire con precisione la dinamica dei fatti e a stabilire il numero e la natura delle ferite inferte. Anche le testimonianze della figlia e della nipotina, presenti in casa, saranno fondamentali per comprendere cosa sia accaduto realmente quella notte. Al momento, Lucia Salemme resta agli arresti con l’accusa di aver ucciso il marito.
Il contesto familiare
Ciro Rapuano era conosciuto in zona come uomo tranquillo e lavorava come garagista nei pressi della stazione centrale di Napoli. Sui social amava mostrare immagini della sua vita quotidiana, con la famiglia e la nipotina. Nessun episodio di violenza domestica era stato denunciato in passato, ma gli investigatori stanno verificando eventuali segnalazioni rimaste inascoltate.
Forcella sotto choc
Il quartiere di Forcella è rimasto profondamente scosso dalla vicenda. I vicini di casa hanno raccontato di una coppia che non mostrava segni evidenti di conflittualità, e la notizia dell’omicidio ha colto tutti di sorpresa. Oggi la comunità si interroga sulle dinamiche interne alla famiglia Rapuano e sull’impatto che una simile tragedia avrà sulla figlia e sulla nipotina, testimoni innocenti di un dramma destinato a lasciare ferite indelebili.
