📍 Luogo: GARLASCO
Dopo settimane di silenzio, Rita Preda, madre di Chiara Poggi, ha deciso di parlare pubblicamente per rispondere alle ultime illazioni diffuse sul caso Garlasco, il tragico omicidio avvenuto il 13 agosto 2007. Lo ha fatto con parole dure e commosse, denunciando le fake news circolate sui social e nei programmi televisivi. “È vergognoso. Si fanno illazioni su Chiara che non si può difendere. Siamo disgustati”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.
Dall’amante alla borsetta: le insinuazioni che non danno pace
A far traboccare il vaso è stata l’ennesima insinuazione secondo cui Chiara Poggi avrebbe avuto un amante. “Gossip della peggior specie, senza ritegno”, ha commentato la madre, ricordando che Chiara è una vittima e che la sua memoria andrebbe protetta, non infangata. Sotto accusa anche le speculazioni sulla famosa borsetta, considerata misteriosamente scomparsa. Ma Rita Preda chiarisce: “La borsa nera ci fu restituita dai carabinieri. Dopo un furto, è rimasta con noi. Quella bianca? Era nell’armadio di Chiara. Fine del mistero”.
Garlasco – Un incubo mediatico senza fine: “Sono stanca di tutto questo”
Rita Preda racconta la fatica quotidiana di dover sopportare, dopo 18 anni, un dolore mai guarito, alimentato dal “Garlasco show” fatto di teorie senza fondamento. “Mi sono rivista in TV e ho visto una donna distrutta dalla sofferenza. Ma non potevo restare in silenzio ancora”, dice. A finire nel mirino del sospetto mediatico anche il fratello Marco Poggi, accusato del suo silenzio. “Ma perché dovrebbe parlare per forza?”, si chiede la madre.
I falsi misteri sul Santuario della Bozzola
Tra le ultime illazioni anche quella sul Santuario della Bozzola, che sarebbe stato teatro di uno scandalo scoperto da Chiara. “Assurdità totali”, dice la madre. “Lo scandalo è esploso nel 2014, sette anni dopo la morte di mia figlia. Chiara non c’entra nulla”. Un’ulteriore offesa che si aggiunge a una lunga lista.
Caso Garlasco – “La verità è nella condanna di Stasi”
Nonostante nuove piste investigative, come quella che ha coinvolto Andrea Sempio, la famiglia Poggi ribadisce la sua piena fiducia nella verità giudiziaria: “Alberto Stasi ha ucciso mia figlia. È stato condannato, ci sono prove”. E conclude: “Chiara è morta. È lei la vittima. A chi infanga il suo nome, dico solo: vergognatevi”.