📍 Luogo: Selargius
Manuel Mameli e Antonio Omar Dridi, foreign fighter italiani, morti in Ucraina. Il 25enne di Selargius risulta disperso, l’altro giovane era originario di Palermo
L’Italia piange altri due giovani partiti per combattere come volontari in Ucraina. Si chiamavano Manuel Mameli, 25 anni di Selargius (Cagliari), e Antonio Omar Dridi, originario di Palermo. Entrambi combattevano come foreign fighter al fianco delle forze ucraine e sono caduti nelle ultime ore sul fronte del conflitto russo-ucraino.
Manuel Mameli disperso in una zona occupata dai russi
La notizia della morte di Manuel Mameli è stata confermata oggi dai suoi commilitoni all’ambasciata italiana a Kiev, che ha avviato contatti con la famiglia. Il giovane sardo si era unito ai combattenti ucraini circa sei mesi fa. Al momento, però, non risulta recuperato il suo corpo: Mameli è ufficialmente disperso in azione, e si teme che il cadavere si trovi in una zona attualmente occupata dalle forze russe, rendendo le operazioni di recupero particolarmente complesse.
Antonio Omar Dridi: “Non dimenticatelo”
Insieme a Mameli, ha perso la vita anche Antonio Omar Dridi, un altro volontario italiano originario della Sicilia. La conferma arriva da una nota pubblicata sui social dall’associazione “Memorial”, che lo ricorda così:
“Aiutaci ad onorarlo affinché non venga dimenticato. Il nostro amato fratello italiano Antonio Omar Dridi, che aveva prestato servizio in Ucraina come volontario, è morto sul campo di battaglia.”
La storia dei due giovani, spinti da ideali o motivazioni personali a combattere in un conflitto che continua a mietere vittime su entrambi i fronti, riaccende i riflettori sulla presenza di foreign fighter italiani in Ucraina, che secondo fonti non ufficiali sarebbero almeno una decina, molti dei quali aggregati alle forze regolari ucraine o a battaglioni internazionali.
Una guerra che colpisce anche l’Italia
Con la morte di Manuel Mameli e Antonio Omar Dridi, sale a sette il numero dei cittadini italiani caduti nel conflitto da quando è scoppiata la guerra nel febbraio 2022. Le autorità italiane seguono da vicino la situazione, ma gli interventi in territori occupati dai russi si dimostrano ancora oggi di estrema difficoltà logistica e diplomatica. Foto: YouTG.net