📍 Luogo: Carovigno
Mariia Buhaiova, 18 anni, originaria dell’Ucraina, è scomparsa nel nulla mentre si trovava a Carovigno, in provincia di Brindisi. La giovane stava svolgendo uno stage all’interno di un villaggio turistico, esperienza che avrebbe dovuto concludersi il 6 luglio. Tuttavia, da venerdì 4 luglio nessuno ha più sue notizie.
I responsabili della struttura ricettiva hanno denunciato la scomparsa sabato mattina, preoccupati dal fatto che la ragazza non fosse rientrata nella sua stanza e non rispondesse alle chiamate.
Gli oggetti trovati nella stanza e il misterioso bigliettino
Durante i primi accertamenti, i carabinieri hanno trovato nella stanza di Mariia il passaporto, il telefono cellulare e un foglietto contenente alcuni numeri di telefono, attualmente al vaglio degli inquirenti. Il fatto che abbia lasciato i documenti e il cellulare ha sollevato molte domande e reso ancora più inquietante la scomparsa.
Le telecamere mostrano l’ultimo spostamento
Nel vertice che si è tenuto lunedì 7 luglio presso la prefettura di Brindisi, gli investigatori hanno ricostruito parte dei movimenti di Mariia attraverso le telecamere di sorveglianza installate nella zona del villaggio turistico. Le immagini mostrano chiaramente la ragazza mentre si allontana dalla struttura e percorre un sentiero che conduce verso la complanare, in prossimità della strada statale 379.
Proprio in quella zona è in fase di allestimento una postazione fissa per il coordinamento delle ricerche, che proseguono senza sosta da giorni.
Le ricerche in corso: elicottero, unità cinofile e controlli lungo i binari
Le forze dell’ordine stanno impiegando tutti i mezzi a disposizione per trovare Mariia. Le ricerche coinvolgono un elicottero, le unità cinofile e numerose squadre a terra. Gli operatori stanno battendo a tappeto anche i tratti costieri nei pressi della riserva naturale di Torre Guaceto, oltre ai sentieri interni e alle zone boschive che circondano l’area.
La Polfer, intanto, sta effettuando controlli lungo la linea ferroviaria della stazione di Carovigno, con l’obiettivo di escludere un allontanamento in treno o un possibile spostamento volontario.
Le ipotesi al vaglio: fuga o gesto impulsivo?
Al momento, gli investigatori non escludono nessuna pista. L’abbandono di oggetti personali importanti come il passaporto e il cellulare potrebbe indicare un allontanamento volontario, ma non si esclude nemmeno un gesto impulsivo o un evento improvviso. Gli inquirenti stanno ascoltando i colleghi di stage, gli amici e i responsabili della struttura per ricostruire il contesto emotivo e psicologico della ragazza nei giorni precedenti la sparizione.
L’intera comunità di Carovigno e la prefettura di Brindisi restano con il fiato sospeso, nella speranza che Mariia venga ritrovata al più presto sana e salva.