Mariia Buhaiova

Mariia Buhaiova trovata impiccata, era scomparsa dopo uno stage in un villaggio turistico a Carovigno: aveva 18 anni

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Written by Irene Vitturri

8 Luglio 2025

📍 Luogo: Carovigno

Una fine tragica e ancora avvolta nel mistero quella di Mariia Buhaiova, la studentessa ucraina di 18 anni il cui corpo ritrovato impiccato a circa un chilometro dal villaggio turistico Meditur di Carovigno, nel Brindisino, dove stava svolgendo uno stage. La giovane si trovava in Italia grazie a un progetto europeo attivato con l’università di Bratislava. La notizia del ritrovamento ha scosso profondamente la comunità e sollevato numerosi interrogativi sulle cause che avrebbero spinto la ragazza a togliersi la vita.

La scomparsa di Mariia Buhaiova: il giallo degli oggetti lasciati in stanza

Mariia era scomparsa nel pomeriggio di venerdì 4 luglio 2025. La denuncia presentata il giorno successivo dai responsabili della struttura turistica, che avevano notato l’assenza prolungata della giovane. Quando le forze dell’ordine sono entrate nella stanza assegnatale, hanno trovato il passaporto, il telefono cellulare e un foglietto con alcuni numeri di telefono. Un altro dettaglio emerso è che prima di allontanarsi aveva effettuato un bonifico al fratello.

Le ricerche, avviate immediatamente, coordinate da un centro operativo installato a poche centinaia di metri dalla struttura ricettiva, lungo il litorale nord di Brindisi. La zona perlustrata per giorni da carabinieri, vigili del fuoco, unità cinofile e volontari, fino al tragico epilogo.

Le ultime immagini e l’allontanamento volontario

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la ragazza ripresa da alcune telecamere mentre si allontanava a piedi dal villaggio, indossando una maglietta bianca, e dirigendosi verso un lido vicino, per poi spostarsi lungo la complanare della statale 379. È lì, in una zona isolata, che è stato ritrovato il suo corpo impiccato, in circostanze che farebbero pensare a un gesto volontario, anche se le indagini non escludono al momento nessuna ipotesi.

Lo stage e la notizia della fine del progetto

Mariia era arrivata in Puglia per vivere un’esperienza formativa nell’ambito di un programma europeo Erasmus+, con il supporto dell’università slovacca di Bratislava. La giovane era apparsa tranquilla e molto motivata, come raccontato dai colleghi e dai responsabili della struttura turistica.

Secondo quanto si è appreso, poche ore prima della scomparsa, le sarebbe stata comunicata la fine anticipata del periodo di stage, senza possibilità di prolungamento. Una notizia che potrebbe averla profondamente turbata, considerando l’investimento emotivo e le aspettative riposte in questa esperienza italiana.

Un dolore che attraversa l’Europa

Mariia Buhaiova, descritta da chi l’ha conosciuta come una ragazza educata, silenziosa, con tanta voglia di imparare, lascia ora un vuoto profondo tra i suoi compagni di progetto e nella comunità locale. In molti si chiedono se ci siano stati segnali che potessero anticipare un simile epilogo. La procuratrice di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire con precisione le cause della morte, mentre l’ambasciata ucraina è stata allertata per avviare il rimpatrio della salma.

Una vicenda dolorosa che mette ancora una volta in luce la necessità di supporto psicologico nei progetti di mobilità internazionale, soprattutto per i giovanissimi, spesso lontani da casa e da qualsiasi rete familiare.

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