Matteo Formenti

Matteo Formenti, il bagnino trovato morto dopo la tragedia del piccolo Michael: “Era indagato, si sentiva in colpa”

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Written by Irene Vitturri

25 Giugno 2025

📍 Luogo: Castrezzato

Era domenica 22 giugno quando Michael Consolandi, un bambino di appena 4 anni, è annegato nella piscina “Tintarella di Luna” a Castrezzato, in provincia di Brescia. Quel giorno Matteo Formenti, 37 anni, lavorava come bagnino e si trovava a bordo vasca. L’incidente ha scosso profondamente l’intera comunità. Il piccolo è stato soccorso e trasportato in ospedale, ma le sue condizioni erano gravissime. È deceduto poco dopo il ricovero.

Il giorno seguente, lunedì mattina, Matteo Formenti è scomparso da casa, a Chiari. Non ha più risposto alle chiamate dei genitori né a quelle degli amici. Le forze dell’ordine avevano da poco sequestrato il suo cellulare, nell’ambito dell’inchiesta aperta sulla morte del piccolo Michael. A Formenti e ad altri colleghi presenti in piscina era stata notificata l’iscrizione nel registro degli indagati.

Il ritrovamento del corpo a Monte Orfano

Dopo due giorni di ricerche, mercoledì 25 giugno, il corpo senza vita del bagnino è stato rinvenuto ai piedi del Monte Orfano, in una zona boschiva di Cologne, in via Cappuccini. Poco distante, in località Spina a Erbusco, era parcheggiata l’auto di Formenti, che ha indirizzato le ricerche proprio in quell’area.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il pubblico ministero di turno Lisa Saccaro e il medico legale, che hanno effettuato i rilievi. L’identità è stata confermata anche da un familiare presente sul luogo. La morte non è stata causata da eventi naturali: l’ipotesi al momento più accreditata è quella del suicidio.

Un uomo distrutto dal senso di colpa

Secondo quanto riferito da conoscenti e familiari, Matteo Formenti si sentiva profondamente colpevole per quanto accaduto in piscina. Dopo il sequestro del cellulare, utilizzava un altro telefono, ma non ha mai risposto alle chiamate. Doveva ricevere la notifica formale di indagine per la morte del bambino, ma era già irreperibile.

Chi lo conosceva parla di una persona molto sensibilescossa dagli eventi e afflitta dal peso morale della tragedia. Formenti non aveva mai avuto problemi noti con la giustizia e lavorava da tempo nel settore della sorveglianza acquatica. Il suo gesto estremo ha lasciato tutti senza parole.

Il messaggio del sindaco: “Tre suicidi in pochi giorni, serve riflessione”

La notizia della morte di Matteo Formenti è stata confermata anche dal sindaco di Chiari, Gabriele Zotti. “Mi trovavo in municipio quando ho ricevuto la comunicazione ufficiale”, ha dichiarato. Subito dopo, il primo cittadino ha pubblicato un messaggio sui social rivolto alla comunità: “La nostra comunità è stata colpita da tre suicidi in una sola settimana. Ognuno con la propria storia e la propria verità. Come sindaco e come padre, invito tutti a un momento di riflessione e di preghiera, prima di giudicare e sentenziare”.

Le indagini proseguono per fare piena luce sia sull’annegamento del piccolo Michael, sia sulla morte del bagnino. Intanto, due famiglie piangono una perdita dolorosa, e un’intera comunità è sotto shock per un doppio dramma che lascia interrogativi e dolore.

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