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Erica Petrucco, madre di tre figlie, sconfitta dal tumore a 44 anni: Pordenone piange una donna di cuore

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Written by Redazione

9 Settembre 2025

📍 Luogo: Pordenone

Tra le strade silenziose di Torre a Pordenone e le comunità raccolte di Porcia, si respira un’aria carica di dolore. La città piange la perdita di Erica Petrucco, scomparsa a soli 44 anni dopo una battaglia coraggiosa contro un tumore che l’ha tenuta impegnata negli ultimi due anni. Una madre, una lavoratrice, una donna amata che lascia un vuoto incolmabile.

Una vita donata alle figlie e alla comunità

Madre di tre bambine — Nicole, Noemi e Zoe — Erica era un pilastro della famiglia. Ogni mattina, accompagnava le figlie a scuola, coinvolgendosi nelle attività della parrocchia di Sant’Agostino e partecipando attivamente al percorso scout. Una presenza costante, un sorriso autentico che faceva sentire i bambini protetti e felici. La Maestra Donatella Del Zotto, della scuola dell’infanzia parrocchiale, l’ha ricordata così: «Era sostenitrice appassionata di tutto ciò che riguardava le sue bimbe. Trasmetteva una gioia che coinvolgeva tutti.»

Professionista e amica fidata

Nel suo lavoro di segretaria in uno studio pediatrico a Porcia, Erica era amata da famiglie e colleghi. Un punto di riferimento, sempre disponibile per una parola gentile o una rassicurazione. In pochi anni era diventata parte integrante della rete di sostegno tra genitori e professionisti, costellata da empatia e umanità.

La malattia e la scelta del silenzio

A distanza di due anni dalla diagnosi, Erica ha affrontato con riservatezza e dignità ogni fase della malattia. Nessun clamore, ma uno sforzo silenzioso per proteggere le sue bambine e mantenere la normalità familiare. Chi la conosce, oggi ricorda una donna che ha affrontato sofferenze e cure con coraggio, senza mai voler essere pietosa.

Il dolore della famiglia: un marito e tre figlie nel ricordo

Il marito, Michele, noto in città anche per essere stato titolare del bar “La Cooperativa” di Talponedo, ha condiviso con Erika un amore fatto di dedizione e sostegno reciproco. Insieme hanno costruito una famiglia solida, rallegrata dalla presenza delle loro figlie. Oggi il dolore è grandissimo, ma c’è anche la consapevolezza di aver condiviso una storia bella e autentica.

L’Ultimo saluto: fede e altruismo

Il Rosario si è tenuto l’8 settembre, nella parrocchia di Sant’Agostino, e il funerale si è celebrato il 9 settembre alle 15:30. Luci accese, rose bianche e palloncini — tanti, stracolmi di lacrime e ricordi — hanno decorato la chiesa che ha accolto centinaia di parenti, amici, colleghi e famiglie. La comunità si è stretta attorno a quel banco, testimone del dolore e della ricerca di forza, a simboleggiare un ultimo gesto collettivo d’amore.

Invece dei fiori, la famiglia ha chiesto donazioni al CRO (Centro di Riferimento Oncologico). Un gesto che racconta l’anima altruista di Erica, sempre attenta all’altro anche nelle sue scelte ultime, lì dove il cuore avrebbe potuto essere consumato dal lutto.

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