📍 Luogo: Sella Giudicarie
Un’altra tragedia sul lavoro scuote il Trentino. Nella mattinata di oggi, intorno alle ore 10, un operaio di soli 25 anni è deceduto all’interno di un’azienda meccanica situata nel comune di Sella Giudicarie, a sud della frazione di Roncone. Secondo le prime informazioni, il giovane – di origine moldava ma residente in Veneto – è rimasto schiacciato da una pesante lastra di ferro, che lo avrebbe colpito in pieno durante le fasi di movimentazione del materiale.
L’impatto si è rivelato fatale. I soccorsi, giunti tempestivamente con l’elicottero sanitario e accompagnati dai Carabinieri della stazione di Tione, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo. Il corpo è stato ritrovato privo di vita sotto la trave.
Una giovane vita spezzata: chi era la vittima
Il giovane operaio, 25 anni, era originario della Moldavia ma viveva e lavorava in Veneto. Si era trasferito da poco in Trentino per motivi di lavoro e, secondo quanto trapela, era impiegato in azienda da un periodo limitato. La notizia della sua tragica morte ha lasciato sgomenti i colleghi, i datori di lavoro e l’intera comunità locale. Si tratta dell’ennesima morte bianca in una regione già colpita da numerosi incidenti sul lavoro negli ultimi mesi.
Indagini in corso per chiarire la dinamica
I Carabinieri di Tione, insieme agli ispettori del lavoro, stanno conducendo tutti gli accertamenti necessari per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi: si indaga sulla possibile presenza di violazioni alle norme di sicurezza o su eventuali responsabilità aziendali. L’area dell’incidente è stata transennata e sottoposta a sequestro per consentire i rilievi tecnici.
La Procura competente ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disporrà nei prossimi giorni ulteriori accertamenti, tra cui l’autopsia sul corpo della vittima, già trasferito all’obitorio per gli esami del caso.
Allarme sicurezza sul lavoro: un’emergenza che non si arresta
La morte dell’operaio a Sella Giudicarie riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sindacati e associazioni di categoria da tempo denunciano la necessità di controlli più stringenti, formazione adeguata e investimenti strutturali per ridurre drasticamente il numero di infortuni gravi e mortali.
Ogni anno, centinaia di lavoratori in Italia perdono la vita mentre svolgono le proprie mansioni. Questo episodio rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme su un’emergenza nazionale che merita attenzione immediata e interventi concreti.