📍 Luogo: Orio al Serio
Una tragedia sconvolgente ha scosso l’aeroporto di Orio al Serio, a Bergamo, nella mattinata di lunedì 8 luglio 2025. Un uomo, presumibilmente di circa 35 anni, è morto dopo essere stato risucchiato dal motore di un aereo Airbus A319 della compagnia Volotea, diretto a Oviedo, in Spagna. Secondo una prima ricostruzione, si tratterebbe di un gesto volontario.
L’uomo avrebbe fatto irruzione nell’aeroporto a bordo di una utilitaria arancione, forzando l’ingresso e abbandonando il veicolo nella zona antistante il terminal. Dopo aver eluso i controlli e varcato l’area arrivi, avrebbe aperto una porta di sicurezza che conduce direttamente sulla pista. Inseguito da una pattuglia della polizia, è riuscito a raggiungere l’aereo in fase di rullaggio, gettandosi volontariamente verso il motore sinistro, venendo risucchiato in pochi secondi.
Il gesto estremo e l’allarme sicurezza
Le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e il personale aeroportuale sono intervenuti immediatamente, ma non c’è stato nulla da fare. Sacbo, la società di gestione dello scalo, ha sospeso tutte le operazioni di volo alle ore 10:20. I voli sono rimasti bloccati fino a mezzogiorno circa, mentre otto partenze sono state cancellate e numerosi voli in arrivo sono stati dirottati su altri scali: uno a Bologna, due a Verona e sei a Milano Malpensa.
Chi era la vittima: esclusa l’ipotesi di un dipendente o passeggero
La vittima non risulta né tra i passeggeri né tra il personale dell’aeroporto. Gli inquirenti propendono per l’ipotesi di un suicidio premeditato, sebbene non siano ancora chiari i motivi del gesto. Saranno le indagini in corso a stabilire l’identità completa dell’uomo e come sia riuscito a superare i controlli di sicurezza ed eludere sistemi altamente protetti.
Il parere degli esperti: “Un fatto mai visto in ambito civile”
Sull’episodio è intervenuto anche il professor Gregory Alegi, uno dei massimi esperti di aviazione in Italia: “Mi colpisce come sia stato possibile aggirare le misure di sicurezza. Che una persona riesca a entrare in pista e lanciarsi davanti a un motore in movimento è qualcosa che non dovrebbe accadere”. Alegi ha ricordato come i motori a turboventola degli aerei civili siano capaci di aspirare enormi quantità d’aria, risultando estremamente pericolosi.
Il caso ha generato sconcerto tra i passeggeri e nella comunità aeroportuale. Le forze dell’ordine continuano a lavorare per chiarire tutti i dettagli della vicenda, mentre lo scalo di Orio al Serio è tornato operativo, pur restando sotto stretta sorveglianza.