📍 Luogo: Nerola
Filomena Di Giovangiulio è morta a 82 anni dopo essere stata punta da una zanzara infetta: è la prima vittima italiana del virus West Nile nel 2025
Il virus del Nilo Occidentale fa la sua prima vittima in Italia nel 2025. A perdere la vita è Filomena Di Giovangiulio, 82 anni, residente a Nerola (RM), contagiata dopo la puntura di una zanzara infetta nell’area pontina. La donna, in buona salute prima dell’infezione, è morta il 20 luglio dopo un rapido aggravarsi delle condizioni cliniche.
Il contagio e la diagnosi: puntura fatale nel Pontino
Filomena Di Giovangiulio si trovava tra il 10 e il 12 luglio nell’entroterra pontino quando è stata punta da una zanzara infetta. I primi sintomi – febbre alta e stato confusionale – sono comparsi poco dopo. Ricoverata al pronto soccorso di Fondi, è stata sottoposta ai test per il West Nile secondo le nuove linee guida regionali. La diagnosi è arrivata rapidamente, ma troppo tardi: le complicanze neurologiche hanno portato alla morte.
Nessuna patologia pregressa: la donna era in salute
Nonostante l’età, Filomena godeva di buona salute e non soffriva di malattie pregresse. Il caso ha destato grande preoccupazione proprio per la rapidità e la gravità dell’evoluzione clinica, sottolineando l’aggressività che il virus può avere anche su soggetti non immunodepressi.
Sei casi confermati nella provincia di Latina
Dopo il decesso della donna, sono stati confermati altri sei casi di infezione da West Nile nel Lazio, diagnosticati dall’Istituto Spallanzani. I pazienti risiedono nei comuni di Fondi, Priverno e Cisterna. Quattro di loro presentano sintomi lievi, mentre due uomini – di 63 e 72 anni – sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Focolaio autoctono: contagi locali, non importati
Tutti i casi rilevati sono considerati autoctoni: le infezioni sono avvenute localmente, non importate da viaggi all’estero. Questo evidenzia una presenza diffusa delle zanzare infette nelle zone umide del Lazio, in particolare nella provincia di Latina.
Nessuna trasmissione tra persone
Il virus West Nile non si trasmette da persona a persona. La modalità di contagio è esclusivamente la puntura di zanzare infette, un dato fondamentale per inquadrare la situazione sanitaria ed evitare allarmismi generalizzati tra la popolazione.
Attivate le misure di prevenzione regionali
La Regione Lazio ha istituito una cabina di regia e messo in campo azioni immediate: disinfestazioni, formazione del personale medico e allerte alle strutture ospedaliere. È stato attivato il Piano nazionale di prevenzione e risposta alle Arbovirosi 2020-2025.
Indagini su zanzare e cavalli nell’area di Fondi
L’Istituto zooprofilattico ha avviato monitoraggi nell’area in cui è avvenuto il decesso. Verranno eseguiti prelievi su animali e persone entro un raggio di 5 chilometri e installate trappole per catturare zanzare e mappare la diffusione del virus tra gli insetti.
L’obiettivo: limitare la diffusione e prevenire nuovi casi
Le autorità sanitarie puntano a contenere il focolaio e prevenire ulteriori decessi. Nonostante la gravità dell’evento, il Ministero della Salute ha precisato che l’andamento epidemiologico è in linea con quanto registrato negli anni precedenti.