📍 Luogo: Paderno
Si è svolta oggi, davanti alla giudice Paola Ghezzi del Tribunale per i minorenni di Milano, la prima udienza del processo abbreviato a carico di Riccardo Chiarioni, il ragazzo che nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre 2023 ha compiuto la strage di Paderno Dugnano, uccidendo a coltellate il padre, la madre e il fratello minore di 12 anni. Il giovane, oggi 18enne ma all’epoca dei fatti 17enne, ha colpito le tre vittime con 108 coltellate, senza un movente chiaro, in una sera in cui si era da poco festeggiato il compleanno del padre.
Perizia psichiatrica: “Parzialmente incapace di intendere e volere”
Durante l’incidente probatorio, il perito Franco Martelli, specialista in psichiatria e criminologia clinica, ha stabilito che Chiarioni era parzialmente incapace di intendere e di volere al momento del triplice omicidio. La relazione è stata confermata anche davanti alla gip Laura Margherita Pietrasanta e ai consulenti delle parti. Tra questi i pm Sabrina Ditaranto ed Elisa Salatino, e il legale della difesa Amedeo Rizza. L’accertamento ha rivelato che il ragazzo viveva in un mondo mentale alternativo, dove realtà e fantasia si fondevano, e in cui credeva di dover eliminare i suoi affetti per raggiungere un immaginario “mondo dell’immortalità”.
Un mondo fantastico tra le pagine del Mein Kampf
Durante le indagini, è emerso che sul comodino del giovane c’era una copia del Mein Kampf, ma il movente resta un mistero. Nessun segnale premonitore o gesto di particolare disagio era stato rilevato nei giorni precedenti. Tuttavia, la perizia del consulente della difesa, Marco Mollica, sostiene che Chiarioni fosse addirittura totalmente incapace di intendere e volere al momento del fatto. Rafforzando la richiesta di cure psichiatriche specifiche piuttosto che di una pena detentiva in carcere.
Il percorso in carcere minorile e la scelta del rito abbreviato
Oggi, in aula, Riccardo Chiarioni ha parlato del proprio presente nel carcere minorile, dove sta seguendo un percorso terapeutico e si sta preparando per sostenere gli esami di maturità. Il procedimento si svolge con rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena in caso di condanna. Il prossimo passo sarà il 23 maggio. Giorno in cui il tribunale stabilirà il tipo di percorso terapeutico da assegnare al giovane, prima della fase finale del processo.
Una strage che ha sconvolto l’Italia
La strage di Paderno Dugnano ha lasciato sgomenta l’opinione pubblica italiana, sia per la brutalità del gesto che per l’assenza di un chiaro movente. Il processo in corso potrebbe portare a una sentenza che stabilirà non solo la responsabilità penale, ma anche la necessità di misure psichiatriche a lungo termine.