📍 Luogo: Roma
Un episodio dai contorni ancora oscuri ha sconvolto la tranquillità di via Bruno Serotini, nel quartiere Giustiniana a Roma. Una donna di 45 anni è precipitata dal secondo piano della propria abitazione nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 luglio. La caduta le ha provocato ferite gravissime: è attualmente in coma presso il Policlinico Gemelli.
Il fatto è avvenuto poco dopo l’una di notte, quando un tonfo improvviso ha richiamato l’attenzione dei residenti del palazzo. Affacciatisi alle finestre, i vicini hanno trovato la donna riversa a terra, vestita e ricoperta di sangue, nel cortile interno del condominio.
I soccorsi immediati
I primi a soccorrerla sono stati il fratello, che vive nell’appartamento accanto, e alcuni vicini, svegliati dal rumore della caduta. Subito dopo è intervenuto il 118, che ha trasportato la donna d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni sono apparse fin da subito disperate: attualmente si trova in terapia intensiva, in coma farmacologico.
Tutte le ipotesi al vaglio: incidente, suicidio o tentato omicidio
Sul posto è immediatamente intervenuta la Polizia di Stato, che ha avviato indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto. Nessuna ipotesi viene esclusa: gli investigatori stanno valutando se si sia trattato di una caduta accidentale, un gesto volontario o, nel peggiore dei casi, di un tentato omicidio.
Un elemento che complica ulteriormente le indagini è l’assenza di testimoni diretti: nessuno avrebbe sentito grida o rumori sospetti prima del tonfo. Tuttavia, alcune testimonianze raccolte nel vicinato parlano di una situazione coniugale difficile tra la donna e il marito.
Le tensioni nella coppia: «Litigavano per l’impossibilità di avere figli»
Secondo quanto riferito da diversi condomini, la coppia viveva frequenti litigi. In particolare, si parlerebbe di forti contrasti legati a problemi economici e alla frustrazione per l’impossibilità di avere figli. Una situazione che potrebbe aver portato a una escalation di tensione, culminata nella tragica caduta.
Il marito sotto osservazione: era in casa ed era ubriaco
Al momento dell’incidente, in casa con la donna c’era il marito, che secondo quanto riferito dagli agenti intervenuti appariva alterato, probabilmente sotto l’effetto di alcol. Una condizione che gli ha impedito di fornire una ricostruzione chiara dei fatti.
A chiamare i soccorsi, tuttavia, è stato proprio lui, insieme al fratello della donna e ad alcuni vicini. Il suo ruolo resta comunque sotto la lente degli inquirenti, che non hanno ancora formalizzato accuse ma non escludono alcuna pista. L’uomo potrebbe essere riascoltato nei prossimi giorni, non appena sarà in condizioni di rendere dichiarazioni più precise.
Attesa per sviluppi giudiziari
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo e sta monitorando costantemente le condizioni della donna. La sua testimonianza potrebbe risultare determinante per fare luce sull’accaduto. Nel frattempo, gli inquirenti stanno verificando eventuali precedenti segnalazioni di liti o violenze domestiche.
La comunità del quartiere, ancora sotto choc, si interroga su quanto possa essere successo davvero in quell’appartamento. Un dramma che riporta l’attenzione su dinamiche familiari spesso invisibili fino a quando non si consumano tragedie.