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Tragico incidente nel Vibonese, scontro tra tir e una moto:  Giuseppe muore a soli 22 anni

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Written by Redazione

15 Settembre 2025

📍 Luogo: Maierato

Maierato (Vibo Valentia), 15 settembre 2025 – La Calabria è sotto shock per la morte di Giuseppe Marchese, 22 anni appena compiuti, rimasto vittima di un tragico incidente stradale a Maierato, nel Vibonese. Il giovane, originario di San Nicola da Crissa, stava percorrendo un tratto di strada industriale a bordo della sua moto quando si è scontrato violentemente con un tir. Nonostante i soccorsi immediati e il trasporto d’urgenza in elisoccorso all’ospedale di Catanzaro, i medici non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita.

Una giornata iniziata come tante

Era un pomeriggio di fine estate, apparentemente come tanti. Giuseppe, grande appassionato di due ruote, aveva deciso di concedersi un giro in moto. Le strade del Vibonese, seppur familiari, nascondono spesso insidie: curve strette, carreggiate strette e traffico pesante di mezzi industriali.

Poco dopo le 16, lungo una strada che costeggia l’area industriale di Maierato, il destino ha riservato il suo colpo più duro. Un camion proveniente dalla direzione opposta si è trovato improvvisamente sulla traiettoria della moto di Giuseppe. L’impatto è stato inevitabile.

L’impatto tra moto e tir

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, Giuseppe viaggiava a bordo della sua motocicletta sportiva quando, per cause ancora in fase di accertamento, si è scontrato con il mezzo pesante. Alcuni testimoni parlano di una manovra improvvisa del camion, altri ipotizzano che possa esserci stata una perdita di controllo della moto.

Quel che è certo è che la violenza dell’urto ha scaraventato Giuseppe a terra, facendolo riportare lesioni gravissime. L’arrivo del 118 è stato immediato: i sanitari hanno tentato le prime manovre di stabilizzazione sul posto, ma la situazione è apparsa subito critica.

L’intervento dell’elisoccorso

Vista la gravità delle condizioni del ragazzo, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso. L’elicottero è atterrato poco distante dal luogo dello schianto e ha trasferito Giuseppe al Policlinico Universitario “Mater Domini” di Catanzaro.

Purtroppo, nonostante gli sforzi dei medici, le ferite riportate erano troppo gravi. Giuseppe è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. La notizia si è diffusa rapidamente, raggiungendo in pochi minuti la sua famiglia e l’intera comunità di San Nicola da Crissa, che si è stretta nel dolore.

Una comunità sconvolta

San Nicola da Crissa è un piccolo centro del Vibonese dove tutti si conoscono. La morte di Giuseppe ha colpito come una lama affilata, lasciando la comunità sgomenta.

Gli amici lo ricordano come un ragazzo solare, appassionato di motori e sempre pronto a dare una mano. Amava trascorrere il tempo in compagnia, tra partite di calcetto e serate al bar del paese. La passione per le due ruote era parte integrante della sua identità: una passione che, purtroppo, gli è stata fatale.

Il dolore della famiglia

Per i genitori, i fratelli e i parenti di Giuseppe è un dolore insopportabile. Una vita spezzata a soli 22 anni lascia un vuoto impossibile da colmare. Le lacrime si mescolano alla rabbia, alla ricerca di risposte che forse non arriveranno mai.

In tanti, nelle prime ore dopo l’incidente, hanno fatto visita alla famiglia per offrire un abbraccio, un gesto di vicinanza. La chiesa del paese si è riempita di fiori, candele e messaggi lasciati dai coetanei, che non riescono a credere a quanto accaduto.

Le indagini dei carabinieri

Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, che hanno effettuato i rilievi. Sono stati raccolti elementi per capire con precisione la dinamica: posizione dei mezzi, tracce di frenata, eventuali segnaletiche mancanti o deteriorate.

Gli investigatori stanno verificando anche le condizioni del camion, la velocità dei due mezzi e l’eventuale presenza di telecamere nella zona industriale che possano aver registrato l’impatto.

Cause da accertare

Al momento non si esclude alcuna ipotesi. Potrebbe essersi trattato di una manovra azzardata, di una distrazione, di un malore improvviso o di un difetto tecnico.

Il conducente del tir è stato ascoltato dagli inquirenti: sotto shock, ha dichiarato di non aver potuto evitare la collisione. Saranno le indagini e, eventualmente, una perizia tecnica a chiarire le responsabilità.

Giovani e moto: una combinazione ad alto rischio

Il dramma di Giuseppe riporta sotto i riflettori un tema ricorrente in Calabria e non solo: la sicurezza dei giovani motociclisti. Ogni anno, decine di ragazzi perdono la vita sulle strade regionali a causa di incidenti che coinvolgono moto e veicoli pesanti.

Secondo i dati ACI-Istat, nel 2024 gli incidenti con motociclette in Calabria sono aumentati del 7% rispetto all’anno precedente. La fascia d’età più colpita è proprio quella tra i 18 e i 25 anni.

Le strade strette, le curve, l’asfalto non sempre in buone condizioni, unite all’inesperienza o all’imprudenza, creano un mix pericoloso.

L’elisoccorso come ancora di salvezza

Se da un lato la tragedia non è stata evitata, dall’altro emerge l’importanza del servizio di elisoccorso in Calabria. La rapidità dell’intervento ha permesso di tentare il tutto per tutto per Giuseppe, dimostrando come la rete di emergenza sanitaria sia fondamentale in una regione con territori difficili da raggiungere.

Ogni anno, l’elisoccorso calabrese effettua centinaia di interventi per incidenti stradali gravi. Non sempre si riesce a salvare vite, ma spesso fa la differenza tra la vita e la morte.

La reazione delle istituzioni

La notizia della morte di Giuseppe Marchese ha scosso anche le istituzioni locali. Il sindaco di San Nicola da Crissa ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia e ha dichiarato che verrà indetto il lutto cittadino il giorno dei funerali.

Anche dalla Regione Calabria sono arrivate parole di vicinanza e un rinnovato impegno a migliorare la sicurezza stradale, soprattutto nelle aree a forte traffico di mezzi pesanti.

Il rito funebre in preparazione

I funerali di Giuseppe si terranno nei prossimi giorni nella chiesa madre di San Nicola da Crissa. È attesa una partecipazione massiccia di cittadini, amici, parenti e conoscenti. L’intera comunità si stringerà attorno alla famiglia per dare l’ultimo saluto a un giovane strappato troppo presto alla vita.

Un dolore che diventa monito

Ogni incidente stradale porta con sé dolore e domande. La storia di Giuseppe Marchese deve diventare anche un monito: guidare con prudenza, rispettare i limiti, migliorare le infrastrutture e i controlli.

Il sacrificio di una giovane vita non può restare una semplice statistica.

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