Marta Giannelli travolta da jeep a Trieste, morta sul colpo

Trieste, studentessa travolta e uccisa da un suv mentre attraversa la strada: sbalzata per 10 metri, è morta sul colpo

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Written by Redazione

13 Settembre 2025

📍 Luogo: Trieste

Una tragedia improvvisa ha scosso la città di Trieste e la comunità universitaria: Marta Giannelli, studentessa di 25 anni originaria di Melzo, in provincia di Milano, è morta nella serata di venerdì 12 settembre dopo essere stata investita da una jeep in via Fabio Severo, nel quartiere di Barriera Nuova.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 22.30, non lontano dalla sede principale del polo accademico giuliano. Secondo le prime ricostruzioni, la giovane stava attraversando la strada quando è stata travolta dal fuoristrada. L’impatto è stato violentissimo: Marta è stata sbalzata per oltre dieci metri ed è morta sul colpo, nonostante i tempestivi tentativi di soccorso.

La dinamica dell’incidente

Le prime indagini condotte dalla polizia locale di Trieste indicano che la jeep, di colore scuro, procedeva in leggera salita lungo via Fabio Severo quando ha urtato la studentessa. L’auto non avrebbe frenato in tempo e, dopo l’impatto, ha terminato la sua corsa abbattendo le ringhiere dell’isola salvagente che separa le carreggiate.

Al momento dell’incidente la zona era ben illuminata, un dettaglio che rende ancora più difficile comprendere come non sia stato possibile evitare la tragedia. Alla guida del mezzo si trovava un uomo residente a Trieste, la cui posizione è ora al vaglio delle autorità.

I soccorsi immediati

Sul luogo dell’incidente sono giunti in pochi minuti i soccorritori del 118, allertati dai testimoni che hanno assistito alla scena. Le condizioni di Marta Giannelli sono apparse subito gravissime: la ragazza era in arresto cardiaco e presentava un trauma cranico devastante.

I medici hanno tentato disperatamente di rianimarla con manovre cardiopolmonari e l’intubazione, ma ogni sforzo si è rivelato inutile. Dopo diversi tentativi, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso della giovane.

Una vita spezzata a 25 anni

Marta Giannelli aveva solo 25 anni e frequentava l’università a Trieste. Era una ragazza descritta come brillante, solare e determinata, con tanti sogni e progetti per il futuro. Originaria di Melzo, in provincia di Milano, aveva scelto Trieste per proseguire i suoi studi, immersa in un ambiente accademico che amava profondamente.

La notizia della sua morte ha sconvolto non solo la comunità studentesca triestina, ma anche la sua città d’origine, dove amici e conoscenti la ricordano come una giovane sempre pronta ad aiutare gli altri, con un sorriso capace di trasmettere gioia.

L’indagine delle autorità

La polizia locale di Trieste, insieme alla polizia di Stato, sta lavorando per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Gli inquirenti dovranno accertare se la studentessa stesse attraversando sulle strisce pedonali e verificare la velocità a cui viaggiava la jeep.

Il conducente del mezzo è stato sottoposto ai test di rito, tra cui alcoltest e drug test. L’obiettivo degli investigatori è stabilire se si sia trattato di una tragica fatalità, di una distrazione o di una violazione del codice della strada. Non si escludono ulteriori accertamenti tecnici sul veicolo.

Il dolore della comunità universitaria

La morte di Marta Giannelli ha lasciato sotto shock la comunità universitaria di Trieste. Studenti e professori hanno espresso cordoglio per la perdita di una giovane collega che stava costruendo con impegno il proprio percorso di studi.

Molti compagni di università hanno condiviso messaggi di dolore e ricordo sui social, ricordandola come una ragazza piena di vita, con grandi capacità e un futuro promettente. La tragedia ha acceso il dibattito sulla sicurezza stradale nella zona universitaria, spesso percorsa da studenti a piedi o in bicicletta.

Trieste sotto choc

Anche la città di Trieste è rimasta profondamente colpita dalla tragedia. Via Fabio Severo è una delle arterie principali della città e l’incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei pedoni in quella zona, spesso molto trafficata anche nelle ore serali.

La notizia della morte di Marta Giannelli si è diffusa rapidamente, generando cordoglio e sgomento tra i cittadini. In molti hanno espresso vicinanza alla famiglia della giovane e hanno chiesto maggiore attenzione alla sicurezza stradale.

La sicurezza dei pedoni in città

Il tragico destino di Marta Giannelli riporta drammaticamente all’attenzione il tema della sicurezza dei pedoni nelle aree urbane. Secondo i dati ISTAT, in Italia ogni anno centinaia di persone perdono la vita in incidenti stradali mentre attraversano la strada.

Le dinamiche più comuni riguardano mancate precedenze da parte degli automobilisti e distrazioni dovute all’uso di telefoni cellulari. Episodi come quello di Trieste spingono a riflettere sull’importanza di campagne di sensibilizzazione, controlli più serrati e infrastrutture urbane progettate per proteggere maggiormente i pedoni.

L’addio a Marta Giannelli

La famiglia di Marta Giannelli si è immediatamente recata a Trieste, distrutta dal dolore per una perdita così improvvisa. Le esequie verranno celebrate nei prossimi giorni, probabilmente a Melzo, la città di origine della ragazza, dove sarà dato l’ultimo saluto a una giovane la cui vita è stata spezzata troppo presto.

L’intera comunità si prepara a stringersi attorno ai genitori e ai parenti, in un abbraccio collettivo che possa portare almeno un po’ di conforto in un momento così difficile.

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