📍 Luogo: Roma
Il tragico ritrovamento dei due corpi senza vita a Villa Pamphili, avvenuto nel pomeriggio di sabato 7 giugno 2025, ha trovato una prima, importante conferma: le vittime sono madre e figlia. A stabilirlo sono stati gli esami del Dna, che hanno accertato con certezza il legame biologico tra la donna e la neonata.
Le indagini proseguono serrate, coordinate dalla Procura di Roma che ha già aperto un fascicolo con l’ipotesi di duplice omicidio aggravato.
Villa Pamphili – Il mistero dell’identità: si cercano riscontri dai tatuaggi
Al momento l’identità delle due vittime non è ancora nota. La donna ritrovata senza vita presenta diversi tatuaggisul corpo, alcuni dei quali ritenuti particolarmente riconoscibili. Le immagini dei tatuaggi, diffuse in via riservata agli organi competenti, hanno iniziato a generare le prime segnalazioni telefoniche, alcune delle quali considerate affidabili dalla Squadra Mobile.
Gli agenti della Polizia di Stato stanno verificando attentamente ogni informazione per cercare di dare un nome ai due corpi. Martedì 10 giugno, la scientifica è tornata sul luogo del ritrovamento per nuovi sopralluoghi e per raccogliere ulteriori elementi utili.
Villa Pamphili – Verifiche internazionali sulle impronte digitali
Poiché le impronte digitali della donna non hanno dato esito nelle banche dati italiane, sono state trasmesse all’estero per cercare un eventuale riscontro tramite i canali internazionali di cooperazione giudiziaria e investigativa. L’obiettivo è capire se la donna fosse registrata altrove, in Europa o in altri Paesi, come richiedente asilo, migrante o con precedenti.
Le testimonianze che potrebbero sbloccare il caso
Due sono le testimonianze ritenute cruciali dagli investigatori. Una donna ha raccontato di aver visto, venerdì sera, un uomo con una bambina in braccio proprio nei pressi della zona in cui, il giorno seguente, sarebbero stati ritrovati i corpi.
La testimonianza è considerata attendibile e trova riscontro in una seconda segnalazione: tre adolescenti avrebbero riferito di aver visto un uomo aggirarsi con un fagotto, sempre nella stessa area del parco. Dettagli che potrebbero ricondurre all’identità dell’uomo coinvolto, forse lo stesso individuato dalle due diverse fonti.
La Procura indaga per duplice omicidio: si cerca un uomo
In attesa di identificare formalmente le vittime, la Procura di Roma indaga per duplice omicidio aggravato. Tutti gli elementi raccolti puntano a un gesto volontario, compiuto da una terza persona. L’ipotesi prevalente è che madre e figlia siano state uccise da un uomo, forse il padre della neonata, forse un conoscente della donna.
La scientifica è al lavoro per recuperare ulteriori tracce biologiche e ricostruire con esattezza gli ultimi spostamenti delle due vittime.
Nel frattempo, cresce lo sconcerto tra i frequentatori abituali di Villa Pamphili e nella città di Roma: una tragedia familiare dai contorni ancora oscuri, ma che lascia sgomenti per la sua brutalità.