Scatta lo stop ai pagamenti 23dell’Assegno di inclusione per le famiglie che lo ricevono fin dalla sua introduzione, avvenuta nel gennaio 2024. Il mese di giugno segna il termine delle 18 mensilità previste dalla Legge 85/2023. Come stabilito dalla normativa, dopo una sospensione obbligatoria di un mese, i nuclei potranno presentare nuova domanda di rinnovo a partire da luglio 2025. Intanto, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha annunciato un possibile contributo straordinario per superare il vuoto temporale nei pagamenti.
Cos’è l’Assegno di inclusione e a chi spetta
L’Assegno di inclusione (Adi) è una misura varata nel 2023 con il Decreto Lavoro e operativa dal 1° gennaio 2024. Ha preso il posto del Reddito di cittadinanza, affiancandosi al Supporto per la formazione e il lavoro (SFL). L’Adi è destinato alle famiglie in difficoltà economica che includono almeno un soggetto fragile: minore, over 60, persona con disabilità o presa in carico dai servizi sociali.
Il contributo mensile, variabile da circa 480 a oltre 700 euro, viene erogato a seguito di registrazione sulla piattaforma Siisl e della firma del Patto di attivazione digitale (Pad).
Sospensione e rinnovo: cosa prevede la legge
L’INPS ha iniziato a comunicare via SMS ai beneficiari il termine delle 18 mensilità. Tuttavia, la sospensione non è definitiva: dopo un mese di pausa, le famiglie potranno presentare una nuova domanda di rinnovo. In caso di accoglimento, partirà un nuovo ciclo di 12 mesi di pagamenti. Il rinnovo sarà semplificato per i nuclei che non hanno subito variazioni nella composizione familiare: non servirà nuova iscrizione al Siisl né una nuova sottoscrizione del Pad.
I numeri del 2024 e chi sarà interessato allo stop
Secondo i dati INPS, la sospensione riguarderà circa 480mila famiglie, ovvero i primi percettori del contributo. Nell’intero 2024 sono state accolte quasi 760mila domande, con il 68% al Sud e nelle Isole. La Campania guida con 182mila domande validate, seguita dalla Sicilia con 156mila. Al Centro Italia sono state accolte quasi 140milarichieste.
I requisiti economici per il rinnovo dell’Assegno di inclusione
Per rinnovare l’Adi restano, salvo modifiche, i seguenti requisiti economici:
- ISEE inferiore a 10.140 euro annui (fino a 8.190 euro per famiglie con over 67 o disabili gravi);
- Reddito familiare annuo non superiore a 6.500 euro (8.190 euro con disabili);
- Patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, inferiore a 30.000 euro;
- Patrimonio mobiliare: massimo 6.000 euro per i single, 8.000 per due persone, 10.000 per tre o più, con soglie più alte in presenza di disabilità.
Stop Assegno di Inclusione, Calderone: “Contributo straordinario per evitare il vuoto nei pagamenti”
La ministra Marina Calderone ha dichiarato che al Consiglio dei ministri del 30 giugno sarà presentata una proposta per inserire un contributo straordinario a favore delle famiglie che stanno per concludere il primo ciclo di 18 mensilità. “Si tratta di un sostegno essenziale per evitare interruzioni nei pagamenti”, ha affermato la ministra, aggiungendo che si prevedono semplificazioni procedurali per agevolare i rinnovi.