Assegno di Inclusione

Assegno di Inclusione con figli minori: in arrivo gli arretrati a maggio, ecco chi ne ha diritto

User avatar placeholder
Written by Irene Vitturri

22 Maggio 2025

Nel mese di maggio 2025, molte famiglie riceveranno una gradita sorpresa: l’accredito degli arretrati dell’Assegno di Inclusione (ADI), grazie a un recente aggiornamento INPS che riconosce automaticamente i carichi di curaall’interno del nucleo familiare. Dopo le prime erogazioni avvenute ad aprile, il nuovo sistema proseguirà con ulteriori versamenti destinati a chi, pur avendone diritto, non aveva ancora ricevuto l’importo maggiorato.

Carichi di cura riconosciuti in automatico: cosa cambia per le famiglie con figli minori

La novità riguarda le famiglie con figli piccoli o più figli minori, ma anche chi assiste persone con disabilità. In passato, per ottenere il riconoscimento dei carichi di cura era necessario avviare procedure specifiche presso l’INPS o i servizi sociali. Oggi, invece, l’inserimento nella scala di equivalenza dell’ADI avviene automaticamente, senza bisogno di ulteriori richieste da parte degli interessati.

Grazie a questa correzione, i beneficiari riceveranno un aumento mensile dell’importo dell’ADI e gli arretrati per i mesi in cui il sostegno economico è stato erogato in forma ridotta.

Chi ha diritto all’Assegno di Inclusione e agli arretrati: i criteri da rispettare

L’Assegno di Inclusione spetta solo a nuclei familiari in cui sia presente almeno una delle seguenti categorie:

  • minori;
  • persone con disabilità;
  • over 60;
  • soggetti presi in carico dai servizi sociali;
  • persone con carichi di cura, come genitori soli con figli piccoli o famiglie numerose con minori.

Il riconoscimento dei carichi di cura avviene in presenza di uno dei seguenti requisiti:

  • figlio minore di 3 anni;
  • almeno tre figli minori, di cui almeno uno con età inferiore ai 18 anni;
  • assistenza a un componente invalido del nucleo familiare.

Quando una di queste condizioni è rispettata, si attiva un coefficiente aggiuntivo di 0,40, che incrementa l’importo base dell’ADI fino al 40%.

Esempio pratico: come cambiano gli importi e gli arretrati

Una famiglia che percepiva 500 euro al mese con ISEE pari a zero, ma che ha diritto al riconoscimento di un carico di cura, vedrà l’importo salire a circa 700 euro. Questo significa che, per i mesi da gennaio ad aprile 2024, può ricevere fino a 2.400 euro di arretrati, che vengono accreditati tutti insieme nella prima ricarica utile.

L’accredito è già avvenuto ad aprile per molti beneficiari, ma chi non ha ancora ricevuto nulla potrà beneficiare della correzione automatica nel mese di maggio, a condizione che rientri nei requisiti.

Cosa fare se non si ricevono gli arretrati: le casistiche escluse

Tuttavia, non tutte le famiglie riceveranno l’aumento. L’INPS chiarisce che i carichi di cura devono rispettare i criteri indicati: ad esempio, una madre sola con un figlio di 8 anni, senza invalidità o altri requisiti specifici, non rientra automaticamente tra i beneficiari del coefficiente aggiuntivo. In questi casi, l’importo rimane invariato, pur se il nucleo familiare presenta fragilità sociali.

Una misura più equa, ma serve chiarezza

L’introduzione del riconoscimento automatico rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità, ma resta fondamentale una corretta informazione ai cittadini. Molti non conoscono le condizioni precise per ottenere gli incrementi o gli arretrati, alimentando aspettative che spesso vengono deluse.

Image placeholder

41esimoparallelo.it, testata online che racconta in tempo reale i fatti più rilevanti dall’Italia e dal mondo. Ogni giorno approfondiamo cronaca, attualità, politica e società con un’informazione chiara, veloce e accessibile a tutti.