Assegno unico

Assegno Unico, scadenza 30 giugno: cosa c’è da sapere

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Written by Irene Vitturri

23 Maggio 2025

L’assegno unico universale è una misura economica introdotta dal Governo per semplificare il sistema di sostegno alle famiglie con figli a carico. Dal 2022, infatti, questa prestazione ha sostituito le detrazioni fiscali per i figli e gli assegni familiari, unificando il sistema e rendendolo più accessibile.

Si tratta di un contributo mensile erogato direttamente dall’INPS, il cui importo varia in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), al numero e all’età dei figli, nonché alla presenza di eventuali disabilità. L’obiettivo dell’assegno è offrire un aiuto concreto e personalizzato alle famiglie italiane, tenendo conto delle condizioni economiche e sociali di ciascun nucleo.

Quando e come fare domanda: attenzione alla scadenza del 30 giugno

La domanda per l’assegno unico può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno, ma esiste una data cruciale da tenere a mente: il 30 giugno. Chi presenta la domanda entro questa data, ha diritto anche alle mensilità arretrate a partire da marzo dello stesso anno. Chi invece presenta la domanda dopo il 30 giugno, riceverà l’assegno solo a partire dal mese successivo alla richiesta, perdendo i mesi precedenti.

La domanda va inoltrata all’INPS tramite il portale istituzionale, con SPID, CIE o CNS, oppure attraverso i patronati. È fondamentale avere un ISEE aggiornato, poiché il suo valore determina l’ammontare mensile del beneficio.

Quanto spetta: importi, maggiorazioni e modalità di pagamento

L’importo dell’assegno unico varia in base all’ISEE della famiglia. Ecco alcune fasce esemplificative:

  • ISEE fino a 15.000 euro: fino a 175 euro al mese per figlio.
  • ISEE tra 15.001 e 40.000 euro: importo decrescente.
  • ISEE oltre 40.000 euro: assegno minimo garantito, attualmente pari a circa 50 euro mensili per figlio.

Per i figli con disabilità sono previste maggiorazioni significative indipendentemente dall’età. Altri supplementi sono previsti per figli successivi al secondo, per le madri sotto i 21 anni, e per entrambi i genitori lavoratori.

L’assegno viene accreditato direttamente dall’INPS, generalmente a partire dal giorno 20 di ogni mese. Può essere ricevuto tramite bonifico bancario, carta prepagata o libretto postale, secondo quanto indicato nella domanda.

L’importanza dell’ISEE aggiornato e l’integrazione automatica

Per accedere all’assegno unico con l’importo massimo spettante, è necessario aggiornare annualmente l’ISEE. In caso di variazioni significative nel reddito o nella composizione del nucleo familiare, è possibile presentare un ISEE corrente.

Inoltre, per le famiglie che già percepiscono altre prestazioni assistenziali (come Reddito di cittadinanza), l’assegno unico viene integrato automaticamente, senza necessità di ulteriori domande.

Assegno Unico figli: un’opportunità da non perdere per le famiglie italiane

L’assegno unico rappresenta un sostegno fondamentale per migliaia di famiglie italiane. Presentare la domanda in tempo, aggiornare l’ISEE e conoscere tutte le possibilità di maggiorazione sono azioni indispensabili per non perdere un diritto economico importante. Con la scadenza del 30 giugno 2025 alle porte, è fondamentale agire subito per non rinunciare agli arretrati e assicurarsi il pieno supporto previsto dalla normativa.

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