Bonus Maroni 2025: requisiti e vantaggi dell’incentivo per chi rinuncia alla pensione anticipata e sceglie di restare a lavoro
Con la legge di Bilancio 2025, il governo ha prorogato e potenziato il Bonus Maroni, l’incentivo riservato ai lavoratori che decidono di rinunciare alla pensione anticipata per continuare a lavorare. La misura, diventata più conveniente grazie all’esenzione fiscale, consente di ricevere un accredito in busta paga pari ai contributi previdenziali IVS a proprio carico. Vediamo come funziona, a chi spetta e quanto conviene.
Bonus Maroni 2025: cos’è e come funziona
Il Bonus Maroni 2025 permette a chi ha raggiunto i requisiti per la pensione anticipata (quota 103 o pensione anticipata ordinaria) di restare in servizio ottenendo un incentivo in busta paga. L’importo è pari al 9,19% della retribuzione per i lavoratori privati e all’8,85% per i dipendenti pubblici. Da quest’anno, il bonus è anche esentasse.
A chi spetta il Bonus Maroni 2025
Il bonus è rivolto a:
- lavoratori dipendenti pubblici e privati;
- che abbiano maturato i requisiti per la quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi);
- oppure per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne);
- nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025.
I vantaggi del Bonus Maroni 2025
Chi sceglie il Bonus Maroni ottiene un aumento in busta paga pari alla contribuzione IVS normalmente versata dal lavoratore. Oltre all’incremento netto dello stipendio, nel 2025 si aggiunge il vantaggio dell’esenzione IRPEF sull’incentivo ricevuto. Tuttavia, la decisione comporta anche una lieve riduzione della futura pensione.
Come richiedere il Bonus Maroni 2025
Per presentare domanda bisogna:
- Accedere al portale INPS tramite SPID, CIE, CNS o eIDAS.
- Navigare in: Pensione e Previdenza → Domanda di Pensione → Aree tematiche → Certificati → Verifica incentivo al posticipo pensionamento.
- Dopo aver verificato i requisiti, si può procedere alla richiesta dell’incentivo.
Altre modalità di richiesta
È possibile presentare domanda anche:
- tramite patronato riconosciuto;
- oppure chiamando il Contact Center INPS ai numeri 803164 (rete fissa) o 06164164 (rete mobile).
Novità per i dipendenti pubblici
Dal 2025 i dipendenti pubblici possono restare in servizio fino a 67 anni, anche dopo aver maturato la pensione anticipata. Questo consente di prolungare l’utilizzo del Bonus Maroni. Le amministrazioni non possono cessare il rapporto di lavoro prima di tale età.
Quando fare domanda e quali sono le decorrenze
La richiesta va presentata entro il 31 dicembre 2025. La decorrenza segue la finestra mobile:
- 7 mesi per i privati;
- 9 mesi per i pubblici;
- 3 mesi per la pensione anticipata contributiva.
Esempi:
- chi ha i requisiti al 1° gennaio 2025 può ricevere il bonus da:
- 1° agosto (privati),
- 1° ottobre (pubblici),
- 1° aprile (ordinaria).
Bonus Maroni per il personale scolastico
Per i docenti, la domanda doveva essere inviata entro il 28 febbraio 2025. L’incentivo sarà attivato a partire dal 1° settembre 2025, unica data utile per il pensionamento nella scuola.
Quando cessa il Bonus Maroni
Il bonus termina:
- al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (67 anni e almeno 20 anni di contributi);
- oppure quando viene richiesta una pensione diretta (escluse invalidità);
- può essere esercitato una sola volta e riguarda tutti i rapporti di lavoro.
Quanto conviene il Bonus Maroni 2025
Il vantaggio dipende da:
- età;
- reddito annuo;
- anni di posticipo.
Una simulazione UPB per un lavoratore con reddito di 40.000 euro e 9,19% di contributi, stima un guadagno netto annuo di:
- 6.900 euro a 62 anni;
- 1.445 euro a 66 anni.
La convenienza è quindi maggiore per chi accede al bonus al primo anno utile.
Il Bonus Maroni 2025 rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole rimandare la pensione e ottenere un aumento netto in busta paga. Grazie all’esenzione fiscale e all’allargamento della platea, la misura può offrire vantaggi significativi. Tuttavia, è importante valutare con attenzione il proprio caso, considerando l’impatto sul futuro assegno pensionistico.