Dichiarazione dei redditi 730 come correggere o annullare

Dichiarazione dei redditi 730, si può correggere o annullare? Ecco cosa sapere

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Written by Redazione

12 Settembre 2025

Ogni anno milioni di italiani sono chiamati a compilare e trasmettere la dichiarazione dei redditi 730, uno degli adempimenti fiscali più importanti per lavoratori e pensionati. Tuttavia, non è raro che possano verificarsi errori o omissioni nella compilazione, come dati mancanti, importi sbagliati o detrazioni non inserite correttamente.

La buona notizia è che il contribuente ha la possibilità di correggere o annullare la propria dichiarazione, a seconda dei casi, utilizzando diversi strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Le procedure variano in base al momento in cui ci si accorge dell’errore e al tipo di modello presentato.

Conoscere le regole su correzioni, annullamenti e scadenze è fondamentale per evitare sanzioni, ottenere eventuali rimborsi spettanti e regolarizzare tempestivamente la propria posizione fiscale.

Le scadenze per annullare la dichiarazione

Il primo passaggio da tenere a mente riguarda i termini entro i quali è possibile annullare la dichiarazione dei redditi 730 già trasmessa.

Dal 19 maggio 2025, chi aveva inviato il modello 730/2025 o il modello Redditi ed era consapevole di aver commesso errori, ha potuto annullare la dichiarazione e sostituirla con una nuova tramite la piattaforma online dell’Agenzia delle entrate. Questa opzione, però, era esercitabile una sola volta.

Per il 730/2025 e per il 730 + Redditi correttivi con o senza F24, la finestra si è chiusa il 20 giugno 2025. Per chi aveva trasmesso il modello Redditi con F24, l’ultima data utile per annullare era il 26 giugno 2025. Rimane invece disponibile, fino al 15 ottobre 2025, la possibilità di annullare il modello Redditi (e i relativi correttivi per persone fisiche) a condizione che non fosse stato predisposto alcun F24 collegato.

Questi termini sottolineano l’importanza di verificare attentamente i dati inseriti fin dal primo invio.

Come annullare una dichiarazione dei redditi 730

Per annullare la dichiarazione dei redditi 730, occorre che lo stato della ricevuta riporti la dicitura “Elaborato”. Inoltre, l’accesso alla piattaforma deve avvenire con le stesse credenziali utilizzate per l’invio, ossia Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns).

Nel caso in cui fosse stato inviato un Redditi aggiuntivo o un correttivo, bisogna prima eliminare i dati caricati tramite l’opzione “Ripristina”. Una volta annullata la dichiarazione, anche il modello F24 collegato viene automaticamente eliminato.

L’Agenzia delle entrate mette a disposizione una sezione dedicata alle ricevute, dove è possibile verificare e stampare l’avvenuto annullamento. È importante ricordare che in caso di dichiarazione congiunta, la richiesta può essere effettuata solo dal dichiarante principale.

Modello Redditi aggiuntivo e correttivo

Quando l’annullamento non è più possibile, la normativa offre altre alternative per correggere la dichiarazione dei redditi 730.

Il contribuente può presentare un modello Redditi aggiuntivo, utilizzabile entro il 31 ottobre 2025 da chi ha già trasmesso il 730 precompilato ma deve dichiarare redditi aggiuntivi, come le indennità di fine rapporto o altri importi che non rientrano nel modello 730.

Allo stesso modo, entro la stessa data si può presentare un modello Redditi correttivo, valido per rettificare errori o omissioni riscontrati dopo l’invio del 730. Questa possibilità è utile, ad esempio, se ci si accorge di non aver inserito correttamente alcune spese detraibili o redditi percepiti.

Il modello Redditi integrativo

Se il contribuente si accorge dell’errore dopo il 31 ottobre 2025, non resta che ricorrere al modello Redditi integrativo. Questa opzione consente di integrare o correggere quanto dichiarato in precedenza, ma comporta tempi più lunghi e, in alcuni casi, l’applicazione di sanzioni.

L’invio di un integrativo è necessario soprattutto quando le modifiche riguardano redditi, spese o detrazioni che possono modificare in modo sostanziale l’imposta dovuta o i rimborsi spettanti.

Rimborso o pagamento delle differenze

Le correzioni alla dichiarazione dei redditi 730 possono generare due scenari differenti:

  • un credito superiore rispetto alla prima dichiarazione, che dà diritto a un rimborso;
  • un debito maggiore, che obbliga il contribuente a pagare la differenza dovuta.

In entrambi i casi, le regole sono chiare: se emerge un credito più alto, è possibile chiedere il rimborso o compensarlo; se invece risulta un debito, bisogna pagarlo senza indugi, includendo anche interessi e sanzioni calcolati in base al tasso legale.

Il ravvedimento operoso e le sanzioni

Quando si commettono errori nella dichiarazione dei redditi 730, è importante considerare il rischio di sanzioni. Tuttavia, esiste lo strumento del ravvedimento operoso, che permette di regolarizzare la posizione con sanzioni ridotte.

Il ravvedimento operoso prevede il pagamento della maggiore imposta dovuta, degli interessi legali calcolati giorno per giorno e di una sanzione ridotta in base al tempo trascorso dall’errore. Quanto più velocemente si interviene, tanto minore sarà l’importo da pagare.

Le prossime scadenze

I contribuenti che non hanno ancora inviato la dichiarazione dei redditi 730 possono farlo fino al 30 settembre 2025, accedendo al portale dell’Agenzia delle entrate con le proprie credenziali digitali.

Chi sceglie invece di presentare il modello Redditi Persone Fisiche ha tempo fino al 31 ottobre 2025, ma in questo caso l’invio deve avvenire tramite intermediari abilitati, come Caf o professionisti.

È importante rispettare queste date per non incorrere in sanzioni e per assicurarsi che eventuali rimborsi vengano erogati nei tempi previsti.

Dichiarazione congiunta, cosa sapere

Un capitolo a parte riguarda la dichiarazione congiunta. In questi casi, l’annullamento della dichiarazione dei redditi 730 può essere richiesto solo dal dichiarante principale. Questa regola evita confusione e garantisce che vi sia un solo soggetto responsabile della modifica o dell’annullamento della dichiarazione.

Errori più comuni nella compilazione

Tra gli errori più frequenti che spingono i contribuenti a correggere la dichiarazione dei redditi 730 ci sono:

  • dimenticanza di spese sanitarie o di istruzione detraibili;
  • omissione di redditi percepiti;
  • errori nei dati anagrafici o catastali;
  • mancata indicazione di mutui, assicurazioni o contributi previdenziali.

La verifica attenta dei dati precompilati e il supporto di Caf o professionisti riducono il rischio di sbagliare e aumentano la probabilità di ricevere i rimborsi spettanti.

Dichiarazione dei redditi 730 e assistenza professionale

Molti contribuenti scelgono di affidarsi a un Caf o a un commercialista per la compilazione della dichiarazione dei redditi 730. Questa scelta, seppur con un costo, garantisce maggiore sicurezza e riduce la probabilità di errori.

Un professionista può inoltre guidare nella scelta della procedura corretta in caso di correzione, valutando se convenga annullare, presentare un correttivo o un integrativo.

Perché è importante correggere subito

La tempestività è fondamentale. Correggere in fretta la dichiarazione dei redditi 730 consente non solo di ridurre le sanzioni grazie al ravvedimento operoso, ma anche di ricevere più velocemente eventuali rimborsi spettanti.

Ritardare o ignorare gli errori può invece portare a conseguenze serie, come cartelle esattoriali e maggiorazioni sugli importi dovuti.

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