Tutta l'area metropolitana di Napoli "dovrebbe essere zona rossa". È quanto ha paventato, secondo quanto si apprende da Il Mattino, il presidente della Campania Vincenzo De Luca nel corso della riunione tra governo e regioni. L'area della zona metropolitana di Napoli (che comprende la città di Napoli e tutte le province ndr) infatti sembrerebbe al momento essere quella più a rischio contagio proprio a causa della densità abitativa spesso citata da De Luca nelle sue dirette.
Allo stato attuale, sono due le città che nel corso della pandemia sono state dichiarate zone rosse. Arzano, in provincia di Napoli, dove le proteste dei commercianti e dei cittadini non sono mancate. E Avella, in provincia di Avellino: il sindaco qui, con un'ordinanza, ha predisposto il divieto di accesso e allontanamento dal territorio comunale se non per necessità (motivi di lavoro e di salute).
Sono quindi vietati qualunque tipo di manifestazioni, eventi e riunioni. Le scuole resteranno chiuse così come musei e uffici pubblici.
De Luca fa marcia indietro, la Campania non si chiude: “Senza aiuti dal governo nessun lockdown”
'Senza ristori impossibile lockdown Campania. Anche perche’ mancherebbero drastiche misure nazionali’
Per ora niente lockdown in Campania: a far cambiare idea al governatore Vincenzo De Luca e’ stata la conferenza Stato-Regioni, da cui “e’ emersa l’indicazione del Governo di non assumere drastiche misure restrittive a livello nazionale.
In queste condizioni diventa improponibile realizzare misure limitate a una sola regione, al di fuori quindi di una decisione nazionale, che comporterebbe anche incontrollabili spostamenti al di fuori dei confini regionali”. Altro elemento e’ l’assenza al momento di un piano socioeconomico di ristori, che De Luca ha sempre detto di considerare essenziale prima di varare drastiche chiusure.
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De Luca, solo didattica a distanza e stop locali alle 23. ‘Senza lockdown nazionale inutile penalizzare alcune categorie’
Didattica a distanza al 100 per cento e “improponibile” la chiusura d bar e ristoranti alle ore 18. E’ questa la posizione espressa dal governatore campano Vincenzo De Luca in conferenza Stato-Regioni.
Per i locali De Luca conferma la volonta’ di mantenere gli orari gia’ previsti dall’ordinanza regionale, con chiusura alle 23. “In assenza di una misura restrittiva generale non ha senso adottare norme che mettono in ginocchio intere categorie”, dice il governatore.
Controllo militare dopo le 23
Sui fatti di Napoli, dove ieri si sono verificati scontri in strada, “chiediamo al governo di adottare misure rigorose e drastiche: sono cinque anni che a Napoli avvengono queste gazzarre, sono gli stessi che ci hanno aggredito tre anni e mezzo fa a Pozzuoli e due anni fa ad Aversa”. Cosi’ il governatore nel corso della riunione. Inoltre, secondo quanto si apprende, il governatore avrebbe aggiunto: “Serve il controllo militare dopo le 23”.
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