Per il territorio di Ischia il sindaco chiederà al Presidente della Regione una rivalutazione sulla zona rossa, considerata eccessiva.
Pur dovendo tenere alta la guardia nella battaglia contro il Covid, per Enzo Ferrandino è troppo.
Il Sindaco annuncia la volontà di inviare al Presidente De Luca una nota ufficiale "per capire la fattibilità di una valutazione specifica per il nostro territorio", commenta.
I numeri Covid di Ischia
Al momento sull'isola i positivi al Covid sarebbero 84 su una popolazione residente di circa 70 mila abitanti, con una situazione ospedaliera definita rassicurante.
Nello scorso week end è stata completata la somministrazione della prima dose del vaccino alla totalità del personale scolastico dell'isola.
“Sarebbe giusto allo stesso modo, se malauguratamente ci dovesse essere un peggioramento della situazione epidemiologica, adottare misure più restrittive" sostiene il sindaco Ferrandino.
L'appello del Sindaco ai suoi concittadini
"Ai cittadini ischitani raccomando di continuare ad avere comportamenti responsabili e rispettosi delle nome in vigore". La preoccupazione, in particolare, è per il settore economico dell'isola, ammette.
Molti ristoranti e la totalità delle strutture ricettive avevano pianificato l'apertura stagionale per le prossime settimane.
La situazione a Napoli con la zona rossa
I Napoletani cambiano rotta. Iniziano i controlli delle forze dell'ordine sul lungomare di Napoli, ma non c'è folla. Pochi i ristoranti aperti e quasi tutti per l'asporto.
A Napoli la gente presente lungo le vie dello shopping non è presente sul lungomare. La zona più affollata sembrerebbe essere proprio quella dove si esercita il commercio, ma Via Partenope è deserta.
I ristoranti che si affacciano sul bellissimo Golfo di Napoli sono tutti chiusi e quei pochi ristoranti aperti effettuano solo servizio Delivery.
Sono poche le persone che decidono di prendere una pizza o un aperitivo da consumare a casa o lungo la strada. La stessa situazione sembra replicarsi nei famosi baretti di Via Chiaia di Napoli, insolitamente poco frequentati per essere sabato.
Cosa cambia per i ristoratori
Per i ristoratori e titolari dei bar il passaggio dalla zona arancione a quella rossa influisce gravemente dal punto di vista dell'operatività. Sono tanti quelli che decidono di rimanere chiusi, ritenendo che stare aperti per l'asporto non sia sufficientemente redditizio. (
Fonte La Repubblica)
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