Speranza firma nuova ordinanza per le zone rosse. Il ministro della Salute ha firmato da poco il rinnovo per le misure restrittive previste per la provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Basilicata, Liguria e Umbria.
Si tratta di un’ordinanza, quella del ministro Speranza, che ha solamente lo scopo di confermare le misure attualmente vigenti e la suddivisione in diverse aree di questi territori, considerando che ogni due settimane l’applicazione delle fasce deve essere confermata
Speranza ha quindi firmato l’ordinanza che conferma quanto previsto ormai 14 giorni fa per queste Regioni. L’ordinanza ha validità fino al 3 dicembre 2020. Data in cui scade il dpcm del 3 novembre che ha previsto la suddivisione dell’Italia in zone gialle, arancioni e rosse.
E ancora
L’ordinanza firmata oggi conferma in parte quella risalente al 10 novembre. In quel provvedimento veniva prevista la zona rossa per la provincia autonoma di Bolzano (che in realtà si era già auto-proclamata area rossa), ma anche quella arancione per Basilicata, Liguria e Umbria. Inoltre, nell’ordinanza del 10 novembre era prevista anche l’istituzione della zona arancione in Abruzzo e Toscana.
Nei giorni successivi, però, queste due Regioni hanno visto un ulteriore passaggio di fascia, diventando entrambe zona rossa.
Nel frattempo in Campania continua la disputa
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“In un momento in cui stiamo cercando di evitare ogni forma di contatto mi e’ sembrato piu’ prudente evitare la riapertura delle scuole, nonostante i dati siano in leggero miglioramento.
I bambini sono portatori asintomatici e a scuola i loro contatti sono tantissimi, dato che fino a 6 anni non hanno nemmeno l’obbligo mascherina”. Cosi’ alla Dire il sindaco di Torre Annunziata (Napoli), Vincenzo Ascione.
La scelta del primo cittadino di prorogare lo stop della didattica in presenza al 30 novembre, “data in cui sapremo se saremo zona rossa o saranno migliorati i dati complessivi della Campania”, arriva benche’ l’ordinanza numero 92 firmata ieri da Vincenzo De Luca consenta il ritorno a scuola in presenza per i servizi educativi e la scuola dell’infanzia, nonche’ per la prima classe delle scuole primarie, da domani mercoledi’ 25 novembre.
“Siamo – rimarca Ascione – in una situazione molto grave, abbiamo quasi 500 positivi in questo momento. I decessi sono 13 da inizio epidemia e molti avvenuti perche’ le condizioni di questi pazienti si sono aggravate vista l’impossibilita’ di essere ricoverati in tempo utile.
L’ultimo decesso e’ di una persona di 62 anni e abbiamo perso un dipendente comunale di 66 anni che, con una situazione epidemiologica piu’ tranquilla, si potevano salvare”.
“Queste riflessioni mi hanno indotto ad essere prudente in questa fase. Preferirei una decisione congiunta ma mi rendo conto – conclude il primo cittadino – che situazione e’ diversa da territorio a territorio”.
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